La Milanesiana fa subito il pieno

Bormio Molto apprezzata la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi su Raffaello e i rapporti con gli altri artisti

Il cuore pulsante della Magnifica Terra, la piazza del Kuerc, giovedì sera è stata lo straordinario anfiteatro naturale della prima serata de “La Milanesiana” a Bormio, il festival itinerante ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi che promuove il dialogo tra le arti.

Una piazza gremitissima in ogni ordine di posto a sedere ed in piedi ha accolto la 43esima giornata della 23esima edizione del festival che prevede tappe in venti città diverse, oltre sessanta incontri ed eventi con circa 150 ospiti italiani e internazionali.

Una serata affascinante e per certi versi anche magica, ricca di amicizia – come quella che lega oramai da sei edizioni Bormio a “La Milanesiana” ed in particolare alla sua ideatrice Elisabetta Sgarbi, Interesse per l’arte, interventi di livello.

Su tutti la lectio magistralis su Raffaello di Vittorio Sgarbi. Ma anche colore, a partire dalla rosa, simbolo della kermesse, quest’anno gialla ed azzurra pensando all’Ucraina,

E poi il calore, quello offerto anche dall’associazione “I Reparti” di Bormio impegnata nell’accoglienza del pubblico , il tutto scandito dalle note de “Il ballo della Rosa” degli Extraliscio, sigla de “La Milanesiana” e dai brani di Francesco Maria Tricarico, noto semplicemente come Tricarico.

Il cantautore e pittore italiano prima ha inaugurato la sua mostra “Doppio Tricarico” nella sala della banca Popolare di Sondrio in via Roma 64 alla presenza del direttore generale Mario Alberto Pedranzini.

Poi ha intrattenuto il nutrito pubblico presente al Kuerc con alcuni dei suoi brani più conosciuti ed apprezzati.

«Quella de “La Milanesiana” – ha commentato il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi nel porgere il benvenuto – è un’avventura iniziata qualche anno fa tra amici, anche con un pizzico di follia, e divenuta un appuntamento di livello che fa diventare Bormio capitale di cultura».

«L’inserimento dello sport tra i temi trattati- ha aggiunto rende ancor più presente Bormio all’interno del festival dal momento che ospiteremo i Giochi Olimpici Milano - Cortina 2026».

Un festival nato anche grazie ad una bella amicizia, quella tra l’ideatrice ed impeccabile direttore del festival Elisabetta Sgarbi e Paola Romerio Bonazzi, Rotariana ed ora anche assessore alla cultura del comune di Bormio.

Per lei un saluto dalla prima fila, in quanto infortunata, ma comunque un saluto sentito ed un appello a tutti, parlando di “Omissioni”, il tema di quest’anno de “La Milanesiana” ovvero quello «di ricordarsi – ha sottolineato la Bonazzi– di dire un “ti amo” in più oppure un “mi manchi”»-

Ha poi omaggiato la Sgarbi con un mazzo di fiori con tanto di bresaola “incorporata” conoscendone appieno i gusti culinari.

Di seguito Vittorio Sgarbi ha trasmesso anche dal palco, a quanti hanno avuto l’onore di ascoltarlo, la sua smisurata passione per l’arte, il suo coraggio ed il suo impegno nel renderla “popolare”, alla portata di tutti anche grazie alla televisione («che è quadrata come i quadri»), e poi la sua ricerca degli “invisibili ma meravigliosi artisti”, quelli che ha raccontato in tanti anni di studio e ricerca.

Ma ma anche artisti conosciutissimi come Raffaello del quale Sgarbi ha tracciato un bellissimo ritratto.

Il famoso critico d’arte infatti non si è solo limitato a descriverne la storia, il vissuto (su tutto l’importanza che ebbe per la sua crescita la figura del padre ndr.) e il significato delle opere ma delineando paragoni e profonde interrelazioni con altri artisti, per far capire quanto sia ancora grande il peso ed il valore dell’Urbinate morto troppo giovane, all’età di soli 37 anni.

Una serata che è rimasta scolpita nel pubblico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA