Da Socrate alla scuola di oggi
Spettacolo sul pensiero occidentale

Al Sociale l'allestimento scenico del romanzo “Il Sopravvissuto” di Antonio Scurati. Al centro della trama due fatti di sangue, ma soprattutto il rapporto docente-discente

Un’affascinante commistione tra il pensiero antico e una tragica storia immaginata nella complessa scuola dell’oggi. Va in scena, questa sera, alle 20.30, al Teatro Sociale di Como, lo spettacolo di prosa “Socrate il Sopravvissuto / Come le foglie”, allestimento scenico liberamente tratto dal romanzo intenso e drammatico di Antonio Scurati “Il Sopravvissuto”, vincitore del Premio Campiello nel 2005.

Lo spettacolo non si limita a trasporre sulle scene la vicenda, raccontata dal romanziere, di un terribile fatto di sangue, avvenuto in una scuola, durante gli esami di maturità del 2001. Come per un approfondimento che vuole sondare il concetto di educazione e di trasmissione dei valori umani, tra passato e presente, nella storia principale vengono “innestati” passi di natura diversa, ispirati a opere di Platone, Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff.

Plurilinguismo

Un percorso movimentato, dunque, ma anche, come vedremo, “plurilinguistico”, per avvincere lo spettatore su un tema capitale che ci riguarda tutti. Prodotto da Anagoor 2016, “Socrate il Sopravvissuto/Come le foglie” è diretto da Simone Derai. In scena vedremo un cast numeroso, con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello. Come detto, lo spettacolo si avvale di linguaggi diversi.

Realtà e finzione

Naturalmente, la presenza fisica e la parola degli attori saranno il veicolo principale, accostati alla proiezione di video cinematografici che arricchiscono e moltiplicano i piani narrativi. In più, non secondario è il riecheggiare della parola letteraria di Scurati che funge da avvio all’azione scenica. L’obiettivo della prova è quello di raccontare, dal punto di vista di chi è chiamato a svolgere il difficile compito dell’insegnante, la realtà di una classe tra le tante nelle scuole del nostro Paese. Le linee narrative si sdoppiano.

Da una parte, seguiamo il folle piano dello studente che, nel romanzo, stermina tutti i componenti (tranne uno, appunto, il Sopravvissuto) della commissione di maturità. Dall’altra, invece, ci troviamo catapultati in piena età classica, a poche ore dalla ormai decisa morte di Socrate, condannato dal tribunale ateniese. Due momenti diversi ma legati da un filo rosso che vuole seguire le origini, l’evoluzione e la tragica sorte del pensiero occidentale, secondo la compagnia Anagoor. Tema intorno al quale si articola la messinscena è il ruolo degli educatori nel tempo e il peso che essi ricoprono nella formazione degli individui. Il rapporto docente-discente resta fondante e cruciale. Inserito nel programma Ctl, lo spettacolo è pluripremiato e promette emozioni e riflessioni non banali. Biglietti a 20 euro più prevendita. Info: teatrosocialecomo.it o 031/270170.

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