Cassano, professione hitmaker:
“Serata d’onore” per lui

Como: appuntamento con l’ex Matia Bazar questa sera all’Officina della musica

Stasera (mercoledì 12 febbraio) che sera all’Officina della Musica di via Giulini 14/B: mattatore Piero Cassano, «uno dei principali hitmaker italiani degli ultimi trent’anni» dice Wikipedia e non ha assolutamente torto. Ha vinto due Festival di Sanremo con i suoi Matia Bazar, nel 1978 con “...e dirsi ciao” e nel 2002 con “Messaggio d’amore” e un terzo come autore per Eros Ramazzotti.

È sua, infatti, “Adesso tu”, ma stilare un elenco delle canzoni celebri scritte da questo simpatico, affabile, realmente umile musicista genovese sarebbe impietoso nei confronti di tanti altri autori, tali e tante sono le canzoni. Di tutto questo racconterà in questa “Serata d’onore” dove parole e musica si mescoleranno, dalla nascita dei Jet, il suo primo gruppo, alla storia dei Matia, all’attività di autore e produttore che non si è mai interrotta e che lo ha portato anche a collaborare con i Sulutumana: da tempo, infatti, Cassano ha scelto il Lario e non poteva farsi sfuggire una delle più belle realtà del nostro territorio (e chissà che stasera non vengano a rendergli omaggio). La sua è davvero “Una storia importante”, ma per questa chiacchierata musicale promette anche retroscena inediti sulla scena genovese degli anni d’oro, l’amicizia con le altre band della città, dai New Trolls ai Ricchi e Poveri, ma anche con i cantautori come Fabrizio De André.

Quella di Cassano è una vita musicale a 360 gradi, da protagonista, da uomo dietro alle quinte, da compositore a cui tanti artisti devono moltissimo e anche qui l’elenco è davvero lungo. Oltre a Ramazzotti basterà citare Anna Oxa, Fausto Leali e una certa signora Mina. E in un mondo di primedonne, perché non c’è ambiente più velenoso di quello musicale (bastano cinque minuti dietro alle quinte del Festival di Sanremo per perdere tutta la poesia), è uno dei pochissimi a essere rimasto una persona semplice e di cuore, come possono testimoniare tutti quelli che hanno lavorato con lui. Ed è anche artista di rara coerenza: ha lasciato i Matia Bazar quando ha sentito altri stimoli creativi – compiendo un salto nel buio mentre la band era sempre ai primi posti nelle classifiche – vi ha fatto ritorno quando è voluto tornare a sperimentare la formula del gruppo e due anni fa, dopo la scomparsa dell’amico Giancarlo Golzi, ha deciso di uscire definitivamente da quella formazione, naturalmente continuando a fare musica. Ingresso soci a 10 euro, non soci a 12 euro, possibilità di cena dalle 19.30 alle 21. Prenotazione consigliata scrivendo a [email protected], tel.: 349/280.39.45.
Alessio Brunialti

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