Cantù di nuovo città del pianoforte
Al Concorso talenti di 15 nazionalità

L’edizione numero 29 della manifestazione internazionale si annuncia ricca - Il via previsto per il 29 aprile: proclamazione dei vincitori il 5 maggio al Teatro Fumagalli

Alla vigilia del giro di boa dei trent’anni, il Concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù” è pronto ancora una volta a riempire di grande musica il territorio lariano e brianteo.

La kermesse musicale che porta ormai da tre decenni giovani e giovanissimi pianisti di tutto il mondo a misurarsi tra loro e con la grande emozione di suonare dal vivo i capolavori di secoli di storia musicale insieme a una vera orchestra sinfonica si conferma ancora una volta con la sua identità che la fa unica al mondo.

Per l’edizione numero 29 della competizione, che prenderà le mosse dall’arrivo dei concorrenti dal 29 aprile prossimo e coronerà i nuovi vincitori nelle prove finali di domenica 5 maggio al Teatro Fumagalli, i dati forniti nella conferenza stampa di ieri mattina dalla Nuova Scuola di Musica di Cantù e dall’Assessorato alla cultura comunale parlano di una sostanziale conferma della fiducia e dell’interesse verso questo concorso di “servizio” alla cultura e alla formazione delle promesse della tastiera classica creato dal direttore artistico Vincenzo Balzani tre decenni or sono.

L’elenco degli iscritti parla di un’ottantina di Concerti classici, romantici e del Ventunesimo secolo in elenco, con 15 nazionalità rappresentate da quattro continenti, dall’Europa all’Asia all’America all’Australia. Giusto da citare la flessione della tradizionale presenza massiccia dei giapponesi.

Quattordici anni d’età la più giovane iscritta (la molisana Francesca Mandato), una decina i compagni d’avventura nati nel nuovo millennio fra cui Gehan Zhang dalla Cina e Caitlan Rinaldy, sedicenne dall’Australia: il miglior attestato, in anni difficili per tutti i concorsi internazionali, della formula vincente del “Città di Cantù”. Tiene anche la novità della categoria di Concerti del XXI secolo, introdotto l’anno scorso con la “perla” della musica di Allevi: elenco ampliato e interesse verso il corposo brano del russo Rodion Ščedrin, tutto da conoscere. Ancora una volta, dunque, il 3 e 4 maggio almeno 32 pianisti suoneranno con la storica Orchestra filarmonica “Mihail Jora” di Bacau diretta dal Maestro Ovidiu Balan: una certezza che porta le più grandi scuole pianistiche a mandare a Cantù i propri allievi.

Il “Città di Cantù”, da quest’anno interamente registrato professionalmente e trasmesso in diretta streaming nell’intera finale del 5 maggio, subito dopo Pasqua distribuirà i 40 pianoforti a disposizione dei concorrenti in Villa Calvi, presso la Scuola di Musica e presso le famiglie ospitanti, altro fiore all’occhiello organizzativo che fa onore alla città.

La giuria internazionale presieduta da Hubert Stuppner sarà dal 29 aprile al 1 maggio al Teatro San Teodoro in via Corbetta e dal 3 al 5 maggio al Teatro Fumagalli di via San Giuseppe per semifinali e finali con orchestra, godibili a ingresso libero durante tutti i pomeriggi e le sere. Una grande cordata di cultura, di cui Cantù può continuare ad essere ben orgogliosa.

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