Viviana, le parole della mamma
«Era nel letto, non c’è stato nulla da fare»

Calolzio Proprio ieri la ragazza avrebbe iniziato il tirocinio al maneggio. Aveva 25 anni, a trovarla senza vita la madre Valeria Bianco. Sabato i funerali

Proprio ieri, a Imbersago, al maneggio Monsereno, Viviana Citterio avrebbe cominciato un tirocinio lavorativo. Un impiego che si confaceva al suo carattere e alla sua passione per gli animali. Non ha tuttavia potuto iniziare l’esperienza. La vita della ragazza, 25 anni, si è infatti fermata lunedì pomeriggio, poco prima dell’ora di cena.

A trovarla senza vita nella sua camera da letto, la mamma Valeria Bianco, che era andata a dirle che la cena era pronta, e che da lì a qualche minuto si sarebbero accomodate a tavola.

Il racconto

«Era andata a riposare nel pomeriggio perché aveva detto che si sentiva stanca - sono le parole della donna - Quando siamo andati a chiamarla, era riversa sul letto. Ho chiamato il 112 e le ho praticato il massaggio cardiaco, in attesa che arrivassero i soccorsi. Appena sono arrivati, l’hanno presa e portata subito in ospedale. Li ho seguiti in auto ma quando sono arrivata al pronto soccorso mi hanno detto che non c’era stato nulla da fare».

Per quanto riguarda le cause del decesso, non è ancora certo il ricorso ad un’autopsia. Potrebbero essere sufficienti, conferma la madre, esami esterni.

I due cani

Al secondo piano della palazzina di via Milano, dove Viviana viveva con la mamma e la nonna non c’è molta voglia di parlare. Appena oltrepassata la soglia, due cani accolgono il visitatore nella speranza, delusa, che sia Viviana a suonare. Era lei, infatti, che si occupava degli animali e che vi trascorreva tutto il suo tempo libero.

«Mia figlia - aggiunge la mamma, misurando le parole - aveva due passioni: quella per gli animali e quella per i manga». Di più non vuole dire. Preferisce tenere per sé e la sua famiglia un dolore che non si può raccontare.

Viviana, d’altra parte, anche se nata e cresciuta a Calolziocorte, non aveva legato con moltissime persone in paese. In giro, la si vedeva solo quando usciva ad accompagnare i cani per la sgambata quotidiana, oppure quando si fermava in qualche bar o pasticceria per un gelato. Per il resto, conduceva una vita sostanzialmente appartata.

Funerali

Sabato mattina le esequie. Di più la famiglia preferisce non aggiungere, richiudendosi in un dolore ineffabile, che in quell’appartamento conoscono fin troppo bene. Mamma Valeria, infatti, era rimasta vedova in giovane età quando il marito era morto per un infortunio sul lavoro.

Anni dopo, si era rifatta una vita e aveva trovato un altro compagno ma il destino l’ha lasciata sola una seconda volta. Ora la tragica scomparsa della figlia.

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