Valmadrera, una sola edicola in città

«Fatevi avanti, cercano un gestore »

Claudio Castelli in pensione, si cerca un sostituto. Resta la cartoleria ma è nel rione di Caserta, molto decentrata visto il territorio molto esteso

Una sola edicola sopravvive, per oltre 11mila abitanti: proprio mentre infuria il dibattito sulla libertà di espressione (che, nella Costituzione, va a braccetto con quella di stampa) anche nella città di Valmadrera si vivono tempi duri per l’informazione.

L’edicola della centralissima piazza Monsignor Citterio (di proprietà della parrocchia) ha chiuso e la frazione di Paré non l’ha neppure mai avuta. Tiene duro quella del rione San Rocco.

Dice Claudio Castelli, che in piazza Citterio ha lavorato sino ai giorni scorsi: «Ho raggiunto i requisiti per la pensione e ho smesso per questo; sono stati otto anni belli, benché molto impegnativi, sette giorni su sette. In base alla mia esperienza, ritengo che in una città come Valmadrera ci sia spazio certamente per due edicole. Non si diventa ricchi, ma si tira fuori di sicuro uno stipendio. So che la parrocchia aveva già intrapreso alcuni colloqui e credo che chi fosse seriamente motivato non abbia che da prendere contatti». Intanto che l’eventuale staffetta si realizza, tutto è nelle mani di Francesca Vassena, subentrata dallo scorso dicembre alla mamma, Maria Carla Rusconi, nell’edicola vicino alle scuole “Leopardi”; la Rusconi ne è stata titolare dal 1993.

«Una sola edicola non può dare un servizio adeguato all’intera città - afferma - Basti pensare alla strada che ci separa da Paré per capire qual è il problema: la conformazione di Valmadrera è piuttosto allungata e, tra il lungolago e il rione di San Rocco o Caserta, la distanza è notevole. Alle nostre generazioni - proseguono madre e figlia - è stato insegnato che il lavoro va preso quando c’è e, infatti, da parte nostra siamo qui quasi 24 ore su 24, sette giorni su sette e, con la chiusura appunto dell’altra edicola non potremo staccare d’ora in poi neanche per un giorno di ferie.

L’informazione è un servizio e, infatti - sottolinea la Vassena - noi non abbiamo mai chiuso nemmeno durante il lockdown, però è pesante e, per i giovani, poco promettente: per questo si fatica a trovare ricambio generazionale: negli esercenti tanto quanto nei lettori. Il sacrificio è grande e si riesce a stare in piedi solo includendo altre offerte come, nel nostro caso, la cartoleria e non solo. Bisogna sempre diversificare gli articoli e ampliare il servizio».
P.Zuc.

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