Truffa di auto versione 4.0
Un arresto e una denuncia

Un torinese in carcere, colto sul fatto: l’assegno di 15 mila euro che stava consegnando a un galbiatese era un falso

Acquistavano automobili con assegni circolari falsi, con tanto di siti internet falsi costruiti ad arte per ingannare i venditori. Un agente di commercio di 49 anni, di Galbiate, accortosi che c’era qualcosa di strano si è rivolto alle forze dell’ordine denunciando quanto stava accadendo, sventando così la truffa.

I carabinieri della Compagnia di Lecco hanno così colto sul fatto e tratto in arresto Sergio Molfese., 48 anni originario di Torino e hanno denunciato un suo complice, 40 anni, anch’esso del torinese. Entrambi dovranno rispondere per i reati di tentata truffa commessa con sostituzione di persona e uso di documenti e assegni falsi. Sono inoltre in corso ulteriori indagini, per analoghi reati, consumati nel lecchese e in altre province.

Secondo quanto ricostruito dai militari, i due individuavano sul web alcuni annunci di auto in vendita, contattavano gli inserzionisti per un primo incontro durante cui dimostravano il proprio interesse all’acquisto. Successivamente inviavano alla vittima le foto di un assegno circolare. Facendosi aiutare da altre persone, riguardo cui le indagini sono ancora in corso, utilizzavano delle pagine web “fake” create ad arte per convincere le loro vittime della veridicità degli assegni, in realtà falsi.

Su queste pagine internet era visibile il logo di una banca ed era stato inserito anche un apposito pulsante virtuale con su scritto “chiama ora”, che metteva in contatto telefonico con un’utenza attivata appositamente a cui rispondeva un complice, che ovviamente confermava la genuinità dell’assegno. Attraverso questi espediente informatico, le verifiche sulla banca emittente del titolo e sulla sede dell’agenzia incaricata della transazione venivano instradate sui siti falsi. Grazie alla segnalazione dell’agente di commercio galbiatese, a cui i presunti truffatori avevano inviato un falso assegno circolare di 15mila euro, Molfese è stato colto sul fatto. Giunto in una agenzia di pratiche auto nel centro di Lecco per formalizzare la compravendita dell’automobile, ha infatti trovato ad attenderlo i Carabinieri della compagnia di Lecco, ai quali non ha esitato a esibire un documento d’identità falso, già utilizzato per altre truffe e per l’apertura di un conto corrente bancario traendo in inganno anche un istituto di credito. I militari hanno quindi accertato la vera identità del soggetto, trovato anche in possesso di altri documenti falsi tra i quali l’assegno circolare dell’importo di 15mila euro utilizzato per la truffa e inviato alla vittima.

È stato quindi tratto in arresto e dopo la convalida è stato condotto nel carcere di Pescarenico. Il suo complice, rimasto nelle immediate vicinanze dell’agenzia di pratiche auto, a bordo dell’autovettura utilizzata da due per raggiungere la città di Lecco, è stato identificato e denunciato.

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