Terza operazione a Detroit per il piccolo Achille. «L’occhio destro è migliorato dopo le cure»

CalolziocorteOperato negli States potrà rientrare a casa con mamma e papà. Il nonno: «Per il lato sinistro la situazione è più complicata, ma continuiamo a sperare»

Notizie solo in parte positive da Detroit dove, nei giorni scorsi, insieme a papà Simone e mamma Sara, Achille Losa si è recato per sottoporsi alla terza operazione agli occhi.

Il bimbo, nato cieco il 1° marzo 2022, come hanno scoperto qualche settimana dopo i genitori, è affetto dalla sindrome di Norrie. La malattia rarissima con il passare degli anni potrebbe renderlo anche sordo, privandolo dell’unico collegamento con il mondo esterno.

La malattia rarissima

Per dargli una speranza di poter acquistare la vista, quest’estate, i genitori hanno avviato una raccolta fondi su Gofound, che gli ha permesso di raccogliere oltre 400mila euro.

Con quei soldi, è stato così organizzato il viaggio negli Usa, a Detroit, dove lavora il dottor Antonio Capone, considerato uno dei migliori chirurghi vitreo-retinici pediatrici del mondo, nonché l’unico con esperienza significativa di bambini con la malattia di Norrie.

Le prime due operazioni, a settembre, hanno permesso all’equipe americana di procedere alla stesura della retina sul fondo degli occhi del piccolo Achille. Con la terza e quarta operazione, invece, come spiegato l’altro giorno dal nonno Fabrizio Losa, si sarebbe dovuti intervenire per rimuovere l’occlusione che affligge entrambi gli occhi e permettere alla luce di filtrare e, quindi, garantire al bimbo un minimo di vista.

Purtroppo, come riferiscono da Detroit i due genitori, all’indomani della terza operazione, la delusione è forte anche se la speranza non si spegne.

Le ultime notizie

«Questa mattina - spiegano - Achille è stato operato per la terza volta dal dottor Capone che, dopo un controllo approfondito, è intervenuto nuovamente sull’occhio sinistro. La situazione si è rivelata più complicata del previsto: purtroppo oggi non è stato possibile ottenere ulteriori miglioramenti».

Ci sono però anche notizie positive. «Durante l’intervento il dottore ha potuto esaminare anche l’occhio destro, operato a settembre: da questa parte ha trovato una condizione migliorata ed è possibile continuare a sperare nella percezione della luce che verrà valutata con il tempo e la crescita di Achille. Dato il buon risultato ottenuto su quest’occhio, il dottore non ritiene opportuno intervenire ulteriormente. Si continuerà a monitorare la situazione con controlli periodici». In pratica, precisa il nonno da Monte Marenzo, la quarta operazione, al momento, non è necessaria.

Tra qualche giorno, effettuati tutti i vari controlli, Achille e i genitori potranno tornare a casa, in anticipo sulla tabella di marcia.

«C’è sicuramente un po’ di delusione perché le speranze erano alte - ammette il nonno - ma non vogliamo abbatterci. Faremo i controlli e tutte le verifiche del caso a Verona. Poi, anche in base ai risultati degli specialisti, si deciderà se ci serviranno ulteriori interventi. Noi continuiamo a sperare che, almeno da un occhio, Achille possa cominciare a vedere».

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