Teleriscaldamento: in arrivo 12 milioni

L’assegnazione La cifra molto ingente verrà finanziata dal Pnrr. Il contratto con la Newco di Silea durerà 33 anni . Denaro destinato a Acinque Energy Greenway per il progetto che è in fase di attuazione a Lecco e Valmadrera

Il Pnrr finanzierà con quasi 12 milioni di euro il teleriscaldamento: sono stati assegnati alla società Acinque Energy Greenway per il progetto che è in fase di attuazione a Lecco e Valmadrera, poi interesserà anche Malgrate.

L’ingentissima cifra è stata riconosciuta dal Piano nazionale che - come è noto - attribuisce fondi a progetti validati, ai quali vengono erogate risorse a fondo perso (senza quindi alcuna forma di restituzione) dall’Unione europea.

Brinda, dunque, chi ha sempre creduto nel teleriscaldamento, considerando il finanziamento del Pnrr come la migliore attestazione della validità dell’iniziativa e delle caratteristiche tecniche e progettuali.

È una risposta alle critiche, anche recentemente espresse da organizzazioni ambientaliste e parti politiche, secondo cui il teleriscaldamento attuato dalla Newco di Silea sarebbe anacronistico e per nulla innovativo: al contrario, il progetto ora è balzato in cima alla classifica di quelli ritenuti strategici secondo le linee e le aspettative internazionali in materia di transazione ecologica.

Naturalmente, ieri la notizia dell’assegnazione del finanziamento ha cominciato a trapelare: il teleriscaldamento, infatti, è da anni un tema non solo tecnico, di sostenibilità e opportunità, ma altresì di dibattito e contrapposizione.

Nella corsa ai fondi del Pnrr, è tra i migliori d’Italia nella specifica graduatoria: di dieci punti superiore ad altri in concorso quanto a rispondenza ai criteri proprio di sostenibilità, ambientale ed economica: da ciò, l’attribuzione dei quasi 12 milioni di euro. In particolare, il teleriscaldamento di Acinque Energy Greenway - presieduta dal malgratese Maurizio Crippa - è risultato top in risparmio di tonnellate equivalenti annue di petrolio, percentuale di recupero termico, rapidità di attuazione e rapporto tra costi e benefici.

Come è noto, il teleriscaldamento è promosso dalla newco di cui la società intercomunale Silea di Valmadrera è socia al 30%. A lavori ultimati, la dorsale sarà estesa 16 chilometri e potrà, a regime, riscaldare un equivalente di 20mila abitanti, oltre a enti e servizi pubblici.

Fino al 2032, una parte del teleriscaldamento sarà ancora alimentato dal termovalorizzatore di Silea il cui processo genera, finora, vapore, con produzione di energia elettrica e valorizzazione di circa il 20% soltanto.

Il contratto con la Newco durerà 33 anni ma, dopo il 2032 - con la chiusura dell’inceneritore - la società dovrà garantire il rispetto di un piano di decarbonizzazione delineato col Politecnico di Milano. Fino al 2032 è stabilito che il termovalorizzatore di Silea contribuisca per il 41% alla produzione totale dei 68 GWh previsti per i 20mila abitanti equivalenti di partenza; i generatori a metano ne garantiranno un altro 9%; la cogenerazione il 35% e il recupero di calore dai fumi il 15%. Fino al 2026 sono progettati due poli di generazione del calore; poi, col superamento dell’Adda, avverrà la congiunzione in un unico sistema.

Il teleriscaldamento di Lecco parte dalla zona del Caleotto per recuperarne i cascami termici. Dopo il 2032 i generatori a biometano interverranno per il 24%, le pompe di calore per il 21%, il recupero dai fumi (specialmente dal Caleotto di Lecco) resterà invariato e la cogenerazione salirà al 40%.

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