Parla la mamma di uno dei piccoli aggrediti dai rottweiler: «Mio figlio sotto choc dopo i morsi dei cani»

Galbiate«Erano già scappati in passato seminando il panico, ma quella volta, per fortuna, nessuno si era fatto male»

«I bambini adesso hanno paura. Ad andare in chiesa e all’oratorio. Quello che è successo li ha sconvolti».

A parlare è Vanessa, la mamma del bambino di otto anni rimasto ferito dall’aggressione dei tre rottweiler sfuggiti alla custodia del proprietario martedì nel tardo pomeriggio - erano da poco passate le 17 - tra la chiesa e l’oratorio di Sala al Barro. Suo figlio ha riportato ferite a una gamba, suturate al pronto soccorso di Erba, dove sono state accompagnate anche le due volontarie della parrocchia rimaste ferite nell’attacco.

La dinamica

«Si è svolto tutto nel giro di pochi istanti - spiega - Meno male che c’erano i ragazzi del bar di fronte alla piazza, che sono subito intervenuti e hanno fatto da scudo a mio figlio. È stato trascinato per la manica del giubbotto per diversi metri da quel molosso. Ha avuto la prontezza di mettersi le mani sul viso, in questo modo non è stato morsicato anche in quella zona. Poi i ragazzi del bar, che si sono subito avventati sui cani per proteggere mio figlio, hanno fatto il resto. Non posso che ringraziarli. Si sono comportati davvero da eroi. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere, senza questi interventi esterni. Il mio pensiero, come quello di tutti, va all’amichetto di mio figlio, che è stato operato al volto e a un orecchio all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo».

Il piccolo ricoverato

Il ragazzino, nove anni, è infatti stato trasferito dal Manzoni al nosocomio di Bergamo, dove, al contrario dell’ospedale di Lecco, è in funzione la chirurgia pediatrica, proprio per essere operato quanto prima: non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni hanno reso necessario un intervento al viso e a un orecchio, devastati dal morsi di uno dei tre cani.

La prognosi è comunque severa, almeno 40 giorni, il che fa scattare automaticamente, senza bisogno di denunce di parte, la procedibilità d’ufficio. Anche la mamma del bambino ora ricoverato a Bergamo, che, nella concitazione dei fatti, per proteggere il figlio, ha pure subito ferite alle gambe, si è rivolta al pronto soccorso, anche se in un secondo tempo. Avrebbe già sporto denuncia per le lesioni subìte ai carabinieri di Olginate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA