Olginate, cordoglio
per la morte di Figini

Titolare della macelleria e alimentari del paese È morto a 84 anni, la commozione dei familiari

Un’istituzione a Olginate per chi faceva la spesa e comprava la carne in paese. E per tutti gli studenti che non mancavano mai di andare a prendere i “panini del Tullio”.

Olginate perde un altro suo storico personaggio, conosciuto davvero da tutti. Si è spento Tullio Figini, 84 anni titolare della macelleria e alimentari che la famiglia ha portato avanti per tre generazioni.

A ricordarlo è la figlia Ines: «Era il padre e nonno che tutti sognavano di avere. Viveva per noi e ha sempre fatto tutto per la sua numerosa famiglia, per non farci mancare nulla. Con mamma Angelica ha avuto una storia d’amore esemplare, sono stati sempre uniti e mai un litigio tra loco, una storia la loro come quella a cui tutti ambiscono, coronata dalla nascita di sei figli che gli hanno dato poi undici nipoti».

Tullio Figini aveva scelto di proseguire l’attività iniziata da suo padre: «All’epoca la macelleria si trovava davanti alla chiesa parrocchiale, poi negli anni, papà l’aveva ingrandita e trasferita in via Marconi, lavorandoci con sua madre e sua moglie.

«Successivamente, fino a pochi anni fa, sono subentrati i miei fratelli maggiori Giovanni e Luca. Papà amava il suo lavoro e lo faceva con passione». In tantissimi sono passati dal negozio di famiglia e proprio qui, lo hanno conosciuto e stimato.

«L’altra sua grande passione era lavorare il terreno che aveva acquistato un pezzettino alla volta, in località Marocco e dove oggi i miei fratelli maggiori portano avanti un’azienda agricola nota per la qualità dell’olio pluripremiato e del miele che producono».

Per la famiglia Figini sarà un Natale triste.

«Eravamo abituati a ritrovarci praticamente in trenta per le feste. Ci consolano però i bellissimi ricordi che conserviamo di lui e il fatto che in questo periodo difficile, soprattutto dal punto di vista sanitario, abbiamo potuto stargli vicino fino all’ultimo e dirgli addio in casa, senza lasciarlo solo». A piangerlo anche gli altri figli Mario, Costanza, Carlo, nuore, generi e i nipoti.

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