Muore a quarantatrè anni di infarto
Tre comunità in lutto per Alessandro

Oggiono Stroncato da un malore lunedì dopo una normale serata passata con la compagna Di poche parole ma molto affidabile, la passione giovanile a Valmadrera. Ora viveva a Civate

Sarà tributato giovedì primo settembre - alle 15, nella chiesa parrocchiale di Oggiono - l’addio ad Alessandro Colombo, 43 anni, stroncato da un infarto.

Lo sgomento

La sua repentina e prematura morte ha suscitato dolore in tre comunità, alle quali era profondamente legato e dove lascia in molti un profondo ricordo. A Oggiono l’uomo aveva sempre vissuto, prima di trasferirsi a Civate con la compagna Barbara Colombo e il loro pastore tedesco Zara o, come lui amava chiamarla“la mia lupetta bella”. Barbara così lo ricorda: «Ale sarà sempre con me, anche se dall’altra parte. Era grande e forte. Voglio pensarlo ancora così, com’era, che (con le parole della celebre canzone) ancora mi ascolta e sorride».

La mamma dell’uomo, Giusy, ha gestito a Oggiono fino agli anni 80 il circolino con bocciofila in via Primo Maggio. Anche il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, conserva memoria di lui: «Da ragazzino, giocava a pallone in oratorio. Poi ha svolto il servizio civile come obiettore si coscienza e, tra il resto, si dedicava alla guida dei pullmini del Comune per il trasporto delle persone disabili. La testimonianza di chi ha collaborato con lui è quella di un giovane di poche parole, molto affidabile. Personalmente, lo incontravo invece sul posto di lavoro che in seguito aveva trovato nel distributore di carburante di Oggiono, sulla strada provinciale, vicino alle scuole: anche qui, Alessandro Colombo si caratterizzava per sollecitudine e cortesia verso gli utenti». Sempre in gioventù, il ragazzo ha militato nella squadra di calcio della Polisportiva Valmadrera

Il decesso dell’uomo è avvenuto a seguito di malore, che lo ha colpito lunedì sera nella propria abitazione e vani sono stati i soccorsi prestati poi anche in ospedale. Lascia nel dolore, oltre alla mamma e alla compagna, anche la sorella Milena, mentre il padre era già morto da tempo, prematuramente anch’egli, ma per un tumore; il rito religioso avverrà oggi poi si proseguirà per la cremazione: sugli avvisi funebri, mamma Giusy e Milena hanno fatto scrivere un commovente «Salutaci papà».

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