Il grande coraggio di Rocco

«Dovete essere orgogliosi di lui»

Venerdì nella chiesa di San Lorenzo il funerale del ragazzo di soli 15 anni ucciso dalla leucemia. Trattenere le lacrime è stato difficile anche per il parroco don Luciano

Trattenere le lacrime è stato difficile, venerdì pomeriggio, persino per il parroco. Nel momento dell’ultimo saluto a Rocco Lamanna, il quindicenne che una forma fulminante di leucemia ha strappato ai suoi cari, erano tantissimi gli occhi lucidi, tra le centinaia di persone che hanno gremito la chiesa di San Lorenzo e il suo sagrato.

Si può dire che l’intera comunità si è stretta alla famiglia del giovane per cercare di sorreggere mamma Nadia, papà Leo e i fratellini Mattia e Alessia, in questo difficilissimo momento. Un momento «in cui il dolore è così forte e le domande sono così profonde da lasciare storditi e senza parole. Ma speranza e luce ci sono sempre», come ha detto don Luciano Tengattini.

Nel pronunciare l’omelia ha faticato per un istante, il sacerdote, provato a sua volta dalla perdita del ragazzo. Poi però le sue parole hanno ripreso vigore, soprattutto quando ha parlato dell’orgoglio che i genitori e i familiari di Rocco devono provare per il modo, coraggioso e da adulto, in cui ha affrontato questa durissima prova, senza mai cedere allo sconforto.

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