Crazy Rally dallo Stelvio alla Sicilia. In sella a un vecchio Motom del 1963

Imprese Luca Greco, imprenditore di Olginate, parte stamattina per una nuova avventura. Raggiungerà Pachino a bordo di un mezzo al quale ha montato il motore di una motozappa

Se non è un’impresa folle, al limite dello sfinimento e con basse probabilità di riuscita, allora non è un’impresa per Luca Greco.

Anche quest’anno Greco, 39 anni, titolare della ditta Filtereco di Olginate, e residente ad Abbadia Lariana, è pronto a partire per uno dei suoi viaggi avventura a bordo dei più improbabili veicoli. L’anno scorso da Biella a Pachino, in provincia di Siracusa per partecipare a una folle gara non competitiva chiamata Brados e riservata a mezzi pari o inferiori a 50 cc, ci era andato in sella a Velosolex, un ciclomotore francese del 1969, poco più di una bicicletta.

Quest’anno vi partecipa guidando un altro ciclomotore d’antan, datato 1963 ed equipaggiato con motore originale sempre Motom, ma di una motozappa. E come se non bastasse, con questo mezzo dovrà prima superare il passo dello Stelvio.

La folle gara

Il Crazy Rally Summer è una corsa non competitiva, si parte vicino a Biella e il traguardo è il punto più a sud della penisola, Pachino. Si svolge dal 24 al 30 luglio ed è possibile inserire nel proprio tragitto anche uno dei check point segnalati tra i quali appunto il Passo dello Stelvio. Dopo il rally sul ghiaccio e quello nel deserto con la sua Due Cavalli vintage, oggi partirà per un viaggio attraverso l’Italia per arrivare in Sicilia, domenica prossima. Ai 26 chilometri del Passo dello Stelvio si aggiungeranno oltre 2000 chilometri per arrivare a Pachino, senza poter utilizzare autostrade e superstrade.

«Credo che le probabilità di riuscita siano di 50-60% - scherza - Ho iniziato a lavorare su questo mezzo di cui non sapevo niente solo da marzo, e non ho avuto modo di fare nemmeno il rodaggio. È stato un amico, l’anno scorso a farmi conoscere i Motom e avevamo deciso di partire insieme per un viaggio in sella a questi ciclomotori. Il progetto di viaggio è sfumato, ma io mi ci sono lanciato e a dicembre mi sono regalato un ciclomotore del 1963 di questa vecchia casa motociclistica milanese».

Il particolare motore

Un esemplare che ha richiesto parecchia manutenzione. «La Motom fece anche delle motozappe, e infatti ho voluto montare quel motore perché per scalare una montagna mi serviva che avesse i rapporti più corti e il raffreddamento forzato».

Per preparare un motore completo e funzionante, Greco ha dovuto prendere pezzi e componenti da più motori perché gli esemplari esistenti e disponibili sono poco più che rottami. «È un motore davvero complesso e dettagliato, che richiede molto tempo per essere smontato e rimontato. Per questo non potrò portare un motore di scorta, sarebbe impensabile aprirlo in mezzo alla strada. Devo ringraziare Carlo Alpago, un vero esperto che ho conosciuto su forum di appassionati di ciclomotori di un tempo. Mi ha aiutato a superare problemi, guasti e riparazioni con una competenza impressionante. Non esistono infatti manuali ufficiali e su internet non sono molte le informazioni disponibili».

L’importante non è arrivare

Quest’anno, per Luca Greco non è tanto la destinazione, l’obiettivo finale.

«L’anno scorso guidare il Velosolex è stata uno sfinimento. Ho perso otto chili in pochi giorni perché dovevo pedalare tantissimo per agevolare il motore. Quest’anno non ne volevo sapere di pedalare per cui è letteralmente eliminato i pedali. Piuttosto spingo. Penso che la vera impresa sarà superare il Passo dello Stelvio. Se riuscirò a completare il passo, sarà tutto in discesa».

Per questa gara è possibile seguire i partecipanti lungo tutto il tragitto grazie al gps. Tutti gli interessati potranno trovare info e foto sull’account Instagram: senza_filtro_adventures.

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