«Bartesate muore. Il Comune intervenga»

Galbiate Niente più sala civica, né ambulatorio. Cimitero senza loculi: le ceneri dei defunti non possono riposare lì

Niente più sala civica, né ambulatorio medico; nessun luogo per ritrovarsi tra cittadini e presto senza più nemmeno la scuola materna. Senza dimenticare i problemi irrisolti da decenni, che vanno dalla scarsa sicurezza stradale a quelli legati alla sepoltura dei defunti.

La prova sul campo è questa: il consiglio della frazione di Bartesate si è dovuto riunire in “trasferta”, in piazza Don Gnocchi a Galbiate, appunto per la mancanza di spazi nella frazione.

«La sala civica che il Comune aveva in convenzione con la parrocchia non può più essere utilizzata per le condizioni del tetto - fa il punto il consigliere, ed ex sindaco, Benedetto Negri - La Curia ora ha messo in vendita l’intero immobile, inclusi oratorio ed ex casa parrocchiale. La convenzione pone le manutenzioni straordinarie in capo alla parrocchia che ovviamente, con lo stabile in vendita, ora non le va certamente più ad affrontare».

Di anziani parla anche l’ex assessore Ambrogio Riva: «La mancanza a Bartesate persino dei colombari in cimitero, il solo del territorio dove non sono mai stati realizzati, obbliga a seppellire fuori Bartesate chi sceglie di farsi cremare: così abbiamo vedove di 82 anni che devono chiamare il taxi per andare a visitare il marito defunto, tumulato in un loculo di Galbiate. Il Comune deve stabilire come priorità la soluzione di questa carenza, perché chi è vissuto a Bartesate ha il diritto anche di riposare lì in eterno».

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