Aggressione della Vigilia
Interrogatorio in video

Oggi Michele Valsecchi, 25 anni, racconterà al giudice perché ha mandato all’ospedale un uomo di Civate per “futili motivi”

Si terrà questa mattina in videoconferenza l’interrogatorio di garanzia di Michele Valsecchi, 25 anni di Calolzio, accusato di tentato omicidio perché ritenuto essere il responsabile dell’accoltellamento di Cristian Bolis, 35 anni di Civate, avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì nel rione di Maggianico a Lecco.

Figlio di quello Stefano Valsecchi che a settembre ha sparato e ucciso Salvatore De Fazio a Olginate, Michele Valsecchi è stato arrestato il giorno della vigilia di Natale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Lecco su richiesta della Procura. Durante l’interrogatorio sarà affiancato dal suo avvocato Marcello Perillo, lo stesso che difende suo padre dall’accusa di omicidio.

Sulla strategia difensiva viene mantenuto riserbo e quindi non si sa ancora se deciderà di rispondere alle domande del Pm e quindi se deciderà di dare la propria versione dei fatti o se riterrà di avvalersi della facoltà di non rispondere.

A distanza di quasi una settimana dall’accoltellamento, rimangono ancora da chiarire le motivazioni che hanno provocato la discussione poi sfociata in aggressione, genericamente definite dagli investigativi come “futili motivi”.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Cristian Bolis e Michele Valsecchi, si trovavano nei pressi dello stesso bar di via Michelangelo di cui erano entrambi clienti. Poco dopo le 18 un diverbio si sarebbe acceso tra i due sulla pubblica strada.

Michele Valsecchi, secondo quanto ricostruito dalla Procura, avrebbe estratto un coltello e colpito Cristian Bolis tra petto e addome. Le condizioni del giovane civatese sono subito apparse serie ed è giunto all’ospedale Manzoni in condizioni gravi.

Il presunto aggressore è stato poi rintracciato dai carabinieri a Calolzio, a distanza di un paio di ore. Il ragazzo era stato inizialmente indagato, ma nel giro di 24 ore, però, gli elementi raccolti dalle forze dell’ordine hanno portato la Procura a chiedere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio che è stata concessa dal Gip. Oggi avrà la possibilità di raccontare la sua verità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA