Commissione: "Ultimi attacchi in Ucraina mostrano che Putin non vuole la pace"

BRUXELLES - Gli ultimi attacchi con droni e missili sulla capitale ucraina e sui villaggi prossimi al fronte, che includono ospedali e infrastrutture civili, "ribadiscono" la strategia della Russia di "terrorizzare la popolazione ucraina" e mostrano "a chi compie sforzi per il processo di pace" che Vladimir Putin "non prende sul serio" l'ipotesi della pace e anzi vuole "continuare" la sua campagna bellica. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing quotidiano.

Sull'origine degli attacchi con droni sulla capitale russa invece "non sappiamo nulla" ha continuato il portavoce, "chiediamo a Mosca di non usare questi incidenti come scusa per aumentare ulteriormente la pressione violenta sull'Ucraina".

"Le assicurazioni della Nato che il regime d Kiev non avrebbe colpito in profondità sul territorio russo si sono rivelate completamente ipocrite", ha affermato il ministero degli Esteri russo dopo gli attacchi con i droni su Mosca di oggi. La Russia, si aggiunge in una nota, "si riserva il diritto di adottare le misure più severe in risosta agli attacchi terroristici di Kiev".

"La Russia manda dozzine di missili su civli innocenti ogni giorno, noi riusciamo a intercettarne circa il 90% solo grazie all'assistenza grazie militare e alle munizioni degli alleati: vi immaginate cosa succederebbe senza tale assistenza? Sarebbe una devastazione immensa". Lo ha detto il capo della missione ucraina presso l'Ue Vsevolod Chentsov a margine di un evento sui crimini russi in Ucraina organizzato dalla vicepresidente dell'Eurocamera ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno. "Per liberare il nostro territorio abbiamo bisogno di supportare le nostre truppe dal cielo e abbiamo bisogno di un'aviazione forte, per questo abbiamo chiesto gli F-16 per difendere l'Ucraina e cacciare i russi dal nostro territorio", ha aggiunto Chentsov.

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