Rally indimenticabile

«Su quel foglio bianco

è stata scritta la storia»

Il giorno dopo Colombini fa il bilancio dell’evento - «Abbiamo trasmesso l’amore per questo sport - Pure i commissari federali lo hanno recepito»

«Sono abituato a scrivere dopo una gara: lo stato d’animo, le sensazioni, l’umore. Oggi l’unica cosa che mi viene in mente è “grazie”». Poche ore dopo la chiusura del 58° rally Coppa valtellina, il presidente della Promo Sport Racing Danilo Colombini saluta gli equipaggi, i volontari, il pubblico e tutti quelli che hanno lavorato per il boom della manifestazione vinta da Andrea Perego e Romano Belfiore.

«Non è un grazie scontato o diretto solo a qualcuno, ma se faccio l’elenco di chi ha dato una mano, rischio di dimenticarne la metà - le parole di Colombini -. Grazie perché qualcuno o qualcosa ci ha permesso di poter scrivere su un foglio bianco poco più di due mesi fa la nostra Coppa, noi ci siamo messi al lavoro e oggi posso affermare che grazie al contributo di chi ha partecipato alla realizzazione di questo sogno, il nostro progetto s’è realizzato». Mettere in moto la macchina di un evento come questo e soprattutto farla funzionare anche nelle fasi più difficili è sinonimo di passione e determinazione.

Nei due giorni di gara, alla partenza dal Policampus, sulle prove di Albosaggia, Piscina, Carona, Castello, al riordino e all’arrivo è stato un trionfo di spettatori, assiepati ovunque. Come trent’anni fa. Ma era impossibile non vedere qualcuno del comitato organizzatore impegnato nelle mansioni più diverse.

«C’è anche da migliorare, semmai avremo la forza di riprovarci. Ma quello che abbiamo fatto in questi mesi rimarrà per sempre una pagina indelebile del Coppa Valtellina - prosegue Colombini -. Siamo un gruppo di gente semplice tutti con una grande passione per i rally, i saloni ovattati non fanno per noi, preferiamo seguire un sogno, farci un progetto e fare di tutto concretamente perché si realizzi».

Alla Coppa Valtellina come in tutte le gare erano presenti commissari della federazione automobilistica nazionale inviati da Roma e preposti a giudicare il lavoro degli organizzatori e la qualità delle manifestazioni proposte. «Ci hanno strigliato dove necessario regalandoci anche preziosi consigli, ma la nostra soddisfazione più grande è stata che siamo riusciti a trasmettergli l’amore che proviamo verso questo sport e verso la nostra gara».

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