Bertoli: «Dietro la Picco un progetto importante. E i valori dello sport»

“Mano di pietra” al Bione: «Se avessi un’azienda a Lecco, sarei entusiasta di un club così in città e vorrei diventarne partner».

«Quello della Picco Lecco è un progetto serio e da valorizzare». Esordisce così Franco Bertoli, indimenticato campione di pallavolo a cavallo degli anni ’70, ’80 e ’90. Bertoli, che ora si occupa di coaching aziendale, era presente domenica al Bione per l’incontro vinto per 3-0 dall’OroCash Picco Lecco contro il Club Italia.

Un gigante dalla pallavolo italiana, a livello di club l’ex schiacciatore classe ’59 soprannominato “mano di pietra” vanta un palmarès tra Torino, Modena e Milano con sette scudetti, cinque Coppe Italia, due Coppe dei Campioni, tre Coppe Cev, due Coppe delle Coppe e due Mondiali per Club. Inserito nella Hall Of Fame del volley tricolore, Bertoli con la maglia dell’Italia ha vinto il bronzo olimpico a Los Angeles nel 1984, l’oro ai Giochi del Mediterraneo di Rabat nel 1983 e fu eletto “Mister Europa” agli Europei di Berlino del 1983.

«Ho visto un’ottima squadra»

«Sono venuto con piacere a Lecco, ospite del presidente Dario Righetti, una persona per cui ho una grande stima - rivela Bertoli -. Devo dire che ho trovato davvero una bella atmosfera con il palazzetto pieno e diverse personalità istituzionali presenti. Dietro alla Picco c’è un progetto importante, un progetto che va di pari passo con il territorio e con i valori dello sport. È bello vedere una sinergia di questo tipo tra società, istituzioni e sponsor. Se io avessi un’azienda a Lecco, sarei entusiasta di avere in città un progetto così e vorrei diventarne partner».

Una Picco in serie A2 a distanza di più di 30 anni dall’ultima partecipazione. «Ho visto un’ottima squadra contro il Club Italia. Sì, sulla carta poteva essere un impegno facile, ma non esistono partite facili fino a quando non sono vinte. Le ragazze sapevano che dovevano vincere questo match e sono state brave a portare a casa il bottino pieno, mantenendo alta la concentrazione anche nel terzo set, quando la gara si stava facendo più equilibrata. Sono scese in campo con la giusta mentalità e hanno fatto loro i tre punti. La contemporanea sconfitta di Olbia ha avvicinato le biancorosse a un solo punto dalla poule promozione, che vorrebbe dire salvezza diretta. Non sarà facile, ma è giusto darsi degli obiettivi ambiziosi. Se poi bisogna passare dalla poule salvezza, non sarà un dramma. Coach Gianfranco Milano ha a disposizione un ottimo sestetto e dei cambi di buon livello. Chi mi ha impressionato di più? Martina Bracchi, un prospetto di assoluto valore».

«Il valore aggiunto»

L’importanza della Picco per il territorio, si diceva. «Stiamo parlando di un club con più di 160 atleti del vivaio e che punta tantissimo sul settore giovanile. Proprio qui sta il valore aggiunto del progetto del presidente Righetti, che vuole accomunare la crescita umana e di sport con la parte formativa ed educativa dei nostri giovani».

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