Il Giro d’Italia venerdì sarà a Como
Via dal centro, si passa da San Fermo

La corsa percorrerà tutta la sponda occidentale del Lago da Colico in giù. Per evitare problemi al traffico, percorso periferico in senso contrario rispetto al Lombardia

Venerdì il Giro d’Italia sarà sulle nostre strade. La carovana rosa sfilerà per le strade del lago, la sponda occidentale da Colico a Como, per poi lambire la nostra città e fuggire verso Fino Mornasco. Non sarà l’evento degli eventi, come il 26 maggio scorso, quando qui ci fu l’arrivo della tappa 32 anni dopo quello del 1987 (con circuito). Ma è comunque un evento significativo, perché rinsalda i legame tra questo territorio e il grande ciclismo. In attesa di avere notizia sul Giro di Lombardia del 2021. Chi segue le dirette su Eurosport avrà notato che nella lunga clip sul ciclismo, c’è una lunga immagine del passaggio sul Lario di un anno fa, chi lo segue sulla Rai avrà visto uno spot girato dalle parti di Chiavenna, oltre quello di presentazione della gara con la messa in scena dei vecchi campioni raggiunti da Nibali e girato in Valle Intelvi.

Dicevamo della soluzione periferica per ovviare a una giornata scomoda dal punto di vista del traffico: i lavori sul tratto di autostrada Como-Chiasso riverseranno sulla città una quantità di veicoli superiore al normale: far entrare la corsa in centro (tangenziale, Napoleona e via) avrebbe avuto un impatto folkloristico superiore, ma avrebbe intasato tutto per ore. Stavolta le ragioni ci sono tutte. E così ecco la soluzione alternativa: la corsa arriverà da Cernobbio e svolterà in via Bellinzona, salirà sino alla rotonda dell’Iperal e girerà a sinistra verso via per San Fermo, farà il tratto delle gallerie in senso contrario rispetto al percorso del Giro di Lombardia, scenderà su Lazzago attraverso via Roma, passerà le rotonde in prossimità dell’autostrada e si dirigerò verso Fino Mornasco, Rovello Porro e Rovellasca da dove poi entrerà in provincia di Varese per andare verso Asti, sede dell’arrivo della tappa.

Il passaggio nella nostra città dovrebbe avvenire attorno alle 12-12.30 circa. L’emergenza Covid già di per sé impone distanziamento e poca presenza sulle strade, il giorno lavorativo farà il resto e dunque non ci sarà una folla memorabile. Peraltro in città non ci sono riferimenti al passaggio del Giro, e questo è un peccato. Se pensate che in Francia, ad esempio, le scuole al passaggio del Tour de France fanno far ricerche sui campioni e magari modificano l’orario di lezione per consentire agli alunni di vedere il passaggio della corsa, si capisce la differenza. C’era una mezza idea di far passare la tappa da Cantù, ma poi vista la lunghezza della tappa (la più lunga del Giro, come quella lariana di un anno fa) si è deciso di puntare diritto verso il Piemonte.

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