Gerasimenko condannato
E ora Cantù trema

l presidente-proprietario del club biancoblù giudicato in contumacia dalla Corte distrettuale di Mosca. Sarebbe coinvolto in un caso di appropriazione indebita per un importo quantificabile in 57 milioni di euro.

«La Corte distrettuale di Mosca ha condannato in contumacia il proprietario della società “ Volgograd Steel Works”, Dmitry Gerasimenko per il coinvolgimento nel caso di appropriazione indebita del credito VTB per un importo quantificabile in 65milioni di dollari (oltre 57milioni di euro). L’uomo d’affari è sospettato di essere coinvolto nel furto di un credito di 65 milioni di dollari emesso nel periodo 2007-2009 per la ricostituzione del capitale circolante».

La notizia, riportata da “Kommersant”, il maggiore quotidiano politico-finanziario di Russia, non sembra aver turbato l’attuale patron della Pallacanestro Cantù, che a proposito della condanna ha dichiarato allo stesso giornale di essere tranquillo e di aver inviato tutti i documenti al tribunale, che confermano la sua innocenza. E che spera altresì nell’obiettività della polizia di Mosca.

Resta però da capire quali eventuali ricadute questa pur datata vicenda possa avere sul momento contingente e soprattutto sul prossimo futuro del club biancoblù, del quale appunto “Dima” - così lo chiamano quelli che con lui hanno maggior confidenza - è presidente-proprietario.

Anche perché nell’eventualità i suoi avvocati non riescano a dimostrarne l’ innocenza nel ricorso presentato contro il mandato d’arresto, il proprietario di una delle più grandi fabbriche metallurgiche al mondo - sempre a detta del quotidiano russo - sarà inserito nella lista dei ricercati internazionali dell’Interpol e l’Ufficio del Procuratore Generale ne chiederà l’estradizione.

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