Merli Sala: «Con Capoferri
dietro saremo più solidi»

Il capitano del Lecco saluta il ritorno del giovane laterale sinistro: «È uno che vuole crescere».

Il capitano Ivan Merli Sala spera si giochi contro la Pro Vercelli, ma è tutto in alto mare e a livello centrale potrebbero decidere di fermare il campionato, visti i tanti casi di Covid che si registrano ora in una squadra, ora in un’altra.

Certo, con la Pro Vercelli mercoledì 12 si gioca una sfida anche contro il virus: ieri i piemontesi hanno comunicato di avere sette positivi nel gruppo squadra. E nel Lecco c’è ancora un positivo, scoperto tre giorni fa, che non potrà giocare.

Staremo a vedere, impossibile fare qualsiasi previsione sul recupero della prima giornata del girone di ritorno: «Vedremo gli sviluppi – ammette il difensore centrale – Viviamo oramai tutti alla giornata. E io rischio di non esserci perché ho un edema al polpaccio per una botta presa a Sesto San Giovanni. Ma è tornato anche Capoferri e io sono felice perché è un bravo ragazzo che conosciamo e che ha una gran voglia di mettersi di nuovo in mostra e di giocare, per cui lascerò la squadra in buone mani. Siamo tutti oramai recuperati, tranne un nostro compagno e dico anche che non è stato male fare il Covid in questo periodo».

In che senso? «Facile: secondo me il contagio in ambienti come il nostro è inevitabile, prima o poi, nonostante tutte le precauzioni che nel calcio e nel Lecco in particolare sono tantissime. Ma farlo in mezzo a periodi cruciali dell’anno sarebbe stato peggio che diffonderlo in questo periodo di ferie, dove tutti, più o meno, sono fermi. Certo, sarà un altro campionato che potrebbe essere condizionato dal virus. Ma oramai ci abbiamo fatto l’abitudine».

Insomma, non tutto il mal vien per nuocere. E Ivan Merli Sala, tra l’altro, che di solito in agosto viene dato per “panchinaro”, alla fine, appena inizia il torneo, diventa titolare inamovibile. E anche capitano. Covid o non Covid Merli Sala c’è. Sempre: «Sono molto contento per questo. Anche per la fascia di capitano. Ci sono giocatori che la meriterebbero quanto me. Parlo di Lino (Marzorati) o di Simone (Iocolano), in primis. Ma già all’inizio del torneo c’era stata questa indicazione da parte della società, sul darmi la fascia da capitano per le tante stagioni che ho disputato in bluceleste. Mi inorgoglisce e mi fa dare ancora di più in campo. Ma so anche che se non ci sono io ci sono altrettanti giocatori che la meritano quanto me».

Sul fatto delle presenze in campionato costanti, Merli Sala è soddisfatto. Ma qual è il suo segreto? «Penso che sia l’umiltà con la quale affronto i tornei. Parto sempre un po’ “dietro” e mi comporto come tale: uno che si deve sempre guadagnare il posto in squadra. Non lo do mai per scontato e il risultato è che riesco sempre a ritagliarmi i miei spazi. Ma non mi cullo sugli allori: so che è un attimo perdere il posto, per cui ci metto tutto me stesso». Un atteggiamento da trasferire a tanti compagni. E che Merli Sala passa spesso anche ad altri. Magari più dotati tecnicamente. Così la “classe operaia” va in Paradiso. «Abbiamo tanti talenti in squadra – conclude il difensore centrale bluceleste – e sono convinto che tanti daranno ancora di più in questo girone di ritorno. Saranno loro a fare la differenza. Uno su tutti? Per me Simone Iocolano è pronto per un grande girone di ritorno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA