Mantova in crescita con il “Nanu”
Anche se in trasferta fa tanta fatica

Galderisi è il mister da un paio di mesi della squadra che oggi alle 14.30 sfiderà il Lecco al Rigamonti-Ceppi.

Pensi al Mantova e ricordi una delle (tante) occasioni perse dal Lecco. Gara d’andata al Martelli nell’ottobre scorso, un Lecco che ha appena scoperto il talento di Tordini domina gli avversari per un ’ora. Poi passa con Ganz (77’), sembra fatta e invece...Punizione, torre di De Cenco (ultimamente infortunato) e gol di Guccione: 1-1 con amarezza. Era il 17 ottobre.

Oggi, però, il Mantova sarà diverso. Più forte, grazie all’innesto di gente come il regista Bruccini (classe ’86) e soprattutto l’attaccante Monachello (’94; cinque gare, cinque gol coi virgiliani da gennaio) e poi soprattutto lui: Giuseppe “Nanu” Galderisi (classe ’63) ex seconda punta di Verona, Juve, Milan e Padova e poi nocchiero di varie squadre in terza serie. Uomo di calcio esperto e pragmatico, che ha pilotato i virgiliani fino alle soglie della zona playoff. Abitualmente in campo con un 4-3-3 (da leggere anche come un 4-1-4-1).

Al Rigamonti-Ceppi probabilmente - e malgrado la pretattica di Galderisi che annunciava ieri una (improbabile) serie di infortuni - con la stessa squadra che ha “masticato” il Seregno mercoledì: Marone (’99) in porta; difesa a quattro con Bianchi (’96) a destra, Silvestro (’98) a sinistra e i due centrali, l’ex Milillo (’97) e Checchi (’91), sempre che non venga ripescato l’altro presunto infortunato Pilati (’01).

Mediana dove Bruccini è il play arretrato, con Guccione (’92) ispiratore offensivo e Gerbaudo (’95) cursore di qualità (anch’esso - pare - fermatosi nell’allenamento di ieri). Paudice (’01) e Piovanello (’00) a scalare sulle fasce (da attaccanti, ottima la fase difensiva) e il terminale Monachello.

Una squadra di esperienza anche in panchina, dove spicca l’ex Grosseto Galligani (dato però per infortunato), punta fisica e pericolosa; con Pedrini e Panizzi. Quindi i numeri: in classifica il Mantova ha 31 punti (6 vittorie, 13 pareggi, 7 sconfitte; 25 gol fatti e altrettanti subiti). Una squadra che giocava semplice (e prevedibile) prima: calci piazzati a cercare la torre De Cenco per la “spizzata” smarcante in area avversaria, ma che adesso gioca la palla in velocità e in verticale.

In trasferta i biancorossi hanno raccolto solo una vittoria (squadra che ha vinto meno nel girone), 7 pareggi e 5 sconfitte (terzultimi nel girone come numero di punti: 10), considerando le poche reti segnate (10; 15 le subite). Ma si tratta di dati effimeri: il Mantova è una squadra in crescita dall’arrivo a metà dicembre di Galderisi sia come atteggiamento, che come qualità tecnica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA