Lecco, mercato già in fermento
Opzionata la punta Longo

Il ventenne prospetto,attaccante “fisicato”, sta giocando in serie D all’Arconatese.

Notizie (solo apparentemente) contraddittorie. Se da un lato la società di via Don Pozzi è ufficialmente in vendita - ormai da mesi - dall’altro si pensa già alla prossima stagione. E, prima di addentrarsi in temi più strettamente societari, d’obbligo è dare priorità alle news. Dalla società Arconatese (serie D girone B), rimbalza infatti la notizia della siglata “opzione vincolante” sul giovane talento (classe 2002) Stefano Longo (29 presenze; 9 reti finora).

Longo è una prima punta già strutturata fisicamente (178 cm) che può agevolmente svolgere il ruolo di seconda punta o esterno sinistro. È considerato uno dei talenti più importanti del girone nel suo ruolo e nella sua fascia d’età. Era in prestito ai gialloblù di Busto Garolfo dal Monza, dove ha giocato come Under 17 e Under 19 fino all’agosto scorso. Poi l’esplosione da titolare nella formazione che ora è nona nel proprio girone. In attacco giostra al fianco (o in alternativa) al centravanti ex bluceleste (stagione 2016-17) Nicolas Parravicini.

Stefano Longo, 20 anni compiuti a gennaio - già visionato in gara di campionato da Luciano De Paola - arriverà a titolo definitivo non appena le liste saranno aperte. Sull’operazione, che somiglia moltissimo a quella che un anno fa portò in bluceleste dal Sestri Nicolò Buso (’00), oltre all’intervento del ds Fracchiolla c’è stato anche quello di Gino Di Nunno che un’altra volta si mostra - oltre che competente - pure molto attento alla scoperta e alla valorizzazione di giocatori poi messi in rampa di lancio. Già la scorsa primavera, oltre a Buso, i due seguirono molto da vicino Mattia Tordini (’02; all’epoca in spola fra Primavera e prima squadra del Novara).

Tornando a Longo, l’avallo della società a vincolare l’attaccante arconatese, in apparenza sembra in contraddizione con la volontà della famiglia Di Nunno di cedere (a fine playoff). Ma in realtà manifesta solo l’interesse a “restare sul pezzo” fino a (eventuale) cessione avvenuta.

Ma il nodo più importante da sciogliere - al netto di un (eventuale) passaggio societario - resta quello della conferma del ds pugliese che non ha ancora ricevuto proposte per un prolungamento di contratto. Una circostanza che resta pericolosa perché espone il Lecco alla partenza verso altri lidi di un dirigente che qui ha lavorato molto bene (ed è apprezzato dai tifosi), vanificando tutto il lavoro preparatorio che lo stesso sta svolgendo per la prossima stagione. Di cui Longo è solo la punta dell’iceberg.

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