Ganz diventa testimonial
delle figurine Panini

Dopo il poker di gol, il bomber bluceleste alla ribalta nazionale per presentare la collezione. «A Lecco c’è una passione incredibile e penso che tutti noi diamo il meglio grazie al sostegno dei nostri tifosi».

Ribalta nazionale ieri per il Lecco. Durante la conferenza stampa trasmessa in streaming dalla Lega Pro, dall’associazione italiana calciatori e dalla Panini per la “digital collection” calciatori di serie C, Simone Ganz è intervenuto insieme a Tommaso Berti, giovane del Cesena, e Luca Moro bomber del Catania.

Prima di loro tre hanno parlato Gianluca Zambrotta e il presidente Aic Umberto Calcagno. A moderare Gianluca Di Marzio. E, naturalmente, il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli. Il bomber bluceleste, quattro gol in tre partite, ovvero contro Triestina, Legnago e Pro Patria, è stato scelto come esponente del girone A. Non male per un calciatore, di sicuro nome e di grande carriera, che però fino a poche settimane fa era tenuto in panchina. Il calcio dà e il calcio toglie, si potrebbe dire. Fatto sta che Ganz ha fatto gol anche in video.

Per quanto riguarda il calcio di serie C è stato un mega spot: «Le figurine? Qualcosa di fantastico – ha esclamato -. Anche la Lega Pro è valorizzata e con lei noi giocatori. Quando ero piccolo aspettavo che mio padre (il famoso Maurizio, n.d.r.) mi portasse le figurine per attaccarle tutte. E poi c’è chi non ha mai avuto una figurina nel Lecco: io l’avevo già avuta in serie B. Nello spogliatoio del Lecco qualcuno era un po’ a disagio, all’arrivo del fotografo. Però scherziamo molto, per cui è stato un momento molto bello, goliardico».

Simone Ganz poi ha proseguito sulla possibilità di fare scambi tramite chat anche con i tifosi: «Sulle chat di squadra è molto pericolosa la cosa. Troppi gli sfottò tra di noi. E con i tifosi non li facciamo ancora. Ma vedremo».

Le figurine per Ganz sono un altro modo per creare collegamenti con la città e vivificare il rapporto stupendo con le realtà di provincia in cui sono inseriti giocatori come lui: «Sicuramente il collegamento con la città è importante. A Lecco in particolare. C’è una passione dietro, con squadre che hanno una storia come il Lecco. C’è una passione incredibile e penso che si dia il meglio di noi stessi proprio per la gente che ci viene a vedere. La serie C è questa».

E Ganz ha concluso: «Per l’attaccante la cosa più importante è fare gol. Io l’ho avuto in casa, Maurizio, mio padre e per lui fare gol era tutto. E l’ha fatto in maniera importante per 21 anni di carriera. Nello spogliatoio di oggi, la differenza è che non c’è più la divisione tra giovani e vecchi che c’era una volta. Oggi c’è più sinergia. I giovani fanno migliorare i vecchi e viceversa. Per me è uno scambio molto proficuo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA