La saga dei Dozio: il fratello è il coach delle sorelle tricolori

Matteo allena Federica, campionessa italiana Junior del giavellotto ed Elisa del peso Allieve

L’atletica, e in particolar modo i lanci, sono la specialità della famiglia Dozio di Brivio. Mamma Monica e papà Luigi hanno infatti messo al mondo tre figli accomunati dal grande amore per questo sport nelle sue diverse specialità. Il più grande dei tre - l’unico maschio -, Matteo, classe ’98, è stato l’apripista e ora allena le due sorelle, che possono vantare entrambe un titolo italiano e che da sempre lui stesso segue. Stiamo parlando di Federica, del 2003, ed Elisa, del 2007. «Gli amici mi prendono spesso in giro perché sono l’unico dei tre a non aver mai vinto un oro, ma se vogliamo essere precisi io posso dire di averne vinti due da allenatore» scherza Matteo.

La prima gioia tricolore in casa Dozio l’ha regalata Federica, capace lo scorso luglio di vincere l’oro nel giavellotto Juniores a Rieti, imitata due settimane fa da Elisa nel peso ai tricolori indoor Allieve di Ancona. Matteo e Federica difendono i colori dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni, Elisa della Virtus Calco, società in cui sono cresciuti anche i primi due.

«Ho iniziato a fare atletica in prima media - racconta Matteo -, e dopo 5 anni sono passato, al secondo anno Allievo, all’Atletica Lecco con cui gareggio, seppur molto meno da quest’anno, tuttora. Le cose migliori le ho fatte nel decathlon, arrivando al 9° posto agli Italiani Promesse come miglior risultato».

«Vengo dal calcio»

Nel settembre 2019 inizia, giovanissimo, la sua carriera da allenatore, e inevitabilmente le due sorelle minori finiscono sotto la sua ala protettiva. «Ho iniziato alla Virtus Calco una volta che è stata completata la nuova pista di atletica. Da allenatore non si è strettamente vincolati a una società piuttosto che a un’altra e così posso allenare senza problemi a Calco anche Federica pur essendo entrambi tesserati come atleti per l’Atletica Lecco».

Due sorelle specializzate nei lanci, ma a dare inizio a questa bella storia è stata la corsa: «Nostro padre disputava diverse gare podistiche, anche in montagna. Io ho iniziato a giocare a calcio ed ero uno di quelli che correva di più, così ho cambiato e sono passato all’atletica. Venendo a vedermi hanno poi iniziato anche le mie due sorelle».

Allenarle e vederle vincere, una doppia soddisfazione. «Sicuramente. La cosa bella è che vivendo ancora tutti insieme abbiamo modo di confrontarci continuamente e questo chiaramente facilita il lavoro rispetto ai ragazzi che vedi solo in pista agli allenamenti».

«Più porte aperte»

Entriamo nel tecnico. Dove possono arrivare le sorelle Dozio? «Con Federica l’obiettivo in questo 2023 è riuscire a fare qualcosa con la Nazionale. Una competizione sarebbe il top, ma andrebbe benissimo anche solo un raduno o un incontro. Sono momenti formativi che ti fanno crescere e poi il sogno sarebbe qualificarsi agli Europei Promesse che saranno in Finlandia a luglio».

E per Elisa? «Lei è ancora piccola, è al primo anno Allieve e per dire dove possa arrivare è prematuro. Secondo me, potenzialmente, può fare ancora più strada di Federica perché ha una struttura fisica che le invidio pure io. Poi bisogna vedere come crescerà sia fisicamente che a livello tecnico».

Mentre Federica è ormai specializzata nel giavellotto, per Elisa restano aperte più porte: «Lei riesce bene anche in altre specialità, ad esempio agli Italiani era qualificata pure negli ostacoli, ma poi non li ha corsi per evitare incidenti che avrebbero potuto compromettere la gara principale che era il peso. Ha ottenuto buoni riscontri nelle prove multiple e nei prossimi mesi cercheremo insieme di capire quali siano le strade migliori da seguire per la sua carriera» spiega coach Matteo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA