Scalia: «Mi do un 9. A breve la laurea, poi spero l’Olimpiade»

Intervista con la nuotatrice oggionese, argento agli Europei. «Ho fatto tre gare tutte di alto livello riuscendo a reggere sino alla fine».

L’Italia del nuoto ha dominato gli Europei del Foro Italico di Roma chiudendo nettamente in testa al medagliere e tra le protagoniste di questo trionfo azzurro c’è anche Silvia Scalia. L’oggionese classe ’95 ha conquistato l’argento nei 50 dorso facendo registrare anche un nuovo, l’ennesimo, ritocco al primato italiano che lei stessa deteneva e finalmente è riuscita a lottare ad armi pari con le grandi avversarie continentali anche nella doppia distanza dei 100. Insomma, un Europeo che la portacolori di Fiamme Gialle e Circolo Canottieri Aniene ricorderà a lungo.

Silvia, che voto daresti ai tuoi Europei?

Diciamo un 9, perché è vero che sono molto soddisfatta, ma in fin dei conti si può sempre migliorare.

Una grande Scalia e una grandissima Italia...

Abbiamo dimostrato che la squadra c’è e che siamo una delle nazionali più forti degli ultimi tempi. C’è stata anche una bella copertura mediatica e speriamo che possa essere stata una significativa pubblicità per tutto il movimento.

Tra gare individuali e staffetta, sei scesa in acqua sette volte. Qual è stata la più bella?

Direi la semifinale dei 50 dorso. Quando è finita c’è stato un boato da parte di tutto il pubblico che mi ha davvero emozionata, poi ho visto di aver migliorato anche il primato italiano ed è stato tutto perfetto.

E la finale con tanto di medaglia, no?

Purtroppo in finale ho sentito molto di più la tensione e non me la sono goduta come avrei potuto, ma per fortuna il risultato è stato comunque più che positivo.

Argento a un solo centesimo dal bronzo. Possiamo dire che per una volta la fortuna non ti ha girato le spalle?

È vero che in altre occasioni avevo mancato il passaggio del turno per un centesimo o poco più, ma mi piace pensare che niente sia frutto del caso. In una gara veloce come i 50 dorso bisogna curare ogni minimo dettaglio perché può essere uno di questi a fare la differenza e questa volta sono stata più brava che in passato.

Scalia pronta per dire la sua a livello internazionale anche nei 100?

Non posso lamentarmi, ho fatto tre gare tutte di alto livello riuscendo a reggere sino alla fine. Ho migliorato il mio personale, sono consapevole che non ho ancora un tempo per puntare al podio, ma sono contenta di essere arrivata in finale e posso crescere ancora anche nei 100.

Nessun rammarico in questi Europei?

Mi è dispiaciuto un po’ per il quarto posto nella staffetta 4x100 misti. È vero che non ho nuotato la finale, ma ero lì a tifare le mie compagne. Questa staffetta è spesso un po’ sacrificata perché la mettono sempre all’ultimo giorno quando entra in gioco anche la stanchezza, per cui può starci non essere riuscite a ripetere le prestazioni dei giorni prima.

Una carriera in costante crescita e ora, a 27 anni, dove potrà arrivare Silvia Scalia?

È difficile rispondere e non ci voglio neanche pensare troppo. Prima o poi, è inevitabile, si arriva a un punto in cui la curva delle prestazioni di un atleta inizia a scendere. C’è un momento di massimo e credo che il cambio di metodologia di allenamento con Matteo Giunta di quest’anno mi ha aiutato molto. Ora vediamo fino a dove mi può portare.

Il sogno restano sempre le Olimpiadi?

Sono riuscita a partecipare a Mondiali ed Europei, mi manca solo dunque quelle e se dovessi riuscire a qualificarmi tra due anni poi potrei veramente essere pienamente soddisfatta della mia carriera e iniziare a pensare al mio futuro, perché comunque ho anche altri progetti oltre al nuoto.

Quali esattamente?

Non ho ancora pianificato niente, ma a breve mi laureo in Design di Interni, una cosa che non ha niente a che fare con lo sport, e poi vedremo quale strada intraprendere. Per i prossimi due anni massima concentrazione nel nuoto e poi ci penserò.

Ora le meritate vacanze?

Sì, poi a metà settembre inizia la nuova stagione e l’appuntamento clou di questo inverno saranno i Mondiali in vasca corta in Australia. Devo riuscire a qualificarmi e poi cercherò di mettermi in luce anche lì.

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