Oriana è pronto per una nuova impresa: «Da Alicudi a Milazzo: 90 km in 24 ore»

Il quarantanovenne lecchese affronterà martedì 23 l’attraversata delle isole Eolie. «In 12 mesi ho perso 30 chili e in quest’ultima settimana di maggior carico ho nuotato 200 km».

Meno di una settimana, partirà da Lecco a Ferragosto, e Andrea Oriana darà ufficialmente il via alla sua nuova impresa. Il nuovo teatro per l’ennesima sfida sportiva del campione classe ’73 è il mar Tirreno meridionale, a nord della costa siciliana. L’obiettivo nuotare in 24 ore il tratto che separa Alicudi da Milazzo, per un totale di 90 km. Roba per veri duri insomma e, con le traversate portate a termine negli ultimi anni, Andrea ha ampiamente dimostrato di esserlo. Entrata in acqua nel pomeriggio di martedì 23, intorno alle 17, o in caso di meteo avverso (ma non dovrebbero esserci problemi in tal senso) il giorno dopo.

«L’insidia delle meduse»

«Parto lunedì, ma la prima tappa sarà Roma perché voglio godermi qualche gara degli Europei - ammette Andrea -. Da giovedì 18 sarò poi in Sicilia per ultimare i preparativi».

Da dove nasce l’idea di questa nuova avventura? «In un anno sono passato da pesare quasi 100 kg a 70 e pian piano notavo che le mie prestazioni in acqua miglioravano sempre più. Ho voluto trovare qualcosa che potesse darmi un senso di rinascita dopo l’infezione rimediata al Lago Titicaca più che il mero risultato sportivo. Inizialmente avevo pensato alla traversata da Livorno alla Corsica, poi sono sorti dei problemi logistici e con l’aiuto del mio amico Pippo Nicosia ci siamo indirizzati nelle Eolie».

Impresa che ha richiesto una lunga preparazione: «Se ti abitui a nuotare tanto in piscina poi in mare sei agevolato e quindi mi sono allenato tantissimo così, riuscendo, tra le altre cose, a stare in acqua 24 ore a Bormio a inizio aprile nuotando 84 km e stabilendo il nuovo primato italiano. Con la bella stagione ho anche fatto un test nel mare in Liguria di 60 km e in quest’ultima settimana di maggior carico ne ho nuotati 200, per cui mi sento pronto».

Tanta fatica fisica, ma anche la testa svolgerà un ruolo determinante. «Sostanzialmente mi diverto a nuotare, però chiaramente bisogna adottare degli stratagemmi per superare l’inevitabile noia in un tempo così lungo. Uno degli esercizi utili è quello di stabilire una sorta di gara di regolarità con sé stessi, controllando l’andatura sul Gps. Un altro è quello di farsi una scaletta di pensieri completamente slegati al nuoto ed elaborarli per un tempo prefissato».

Tante anche le altre insidie da affrontare: «È un mare in cui ci sono parecchie meduse. A me piace nuotare solo con il costume, ma stiamo pensando, soprattutto nelle ore notturne, di indossare una maglietta leggera per attenuare un po’ l’eventuale tocco o delle pomate apposite. Oltre a ciò sarà importante anche avere un pizzico di fortuna in termini di correnti e combattere bene il freddo che inevitabilmente patirò un po’ soprattutto nei momenti di maggior stanchezza».

«I rifornimenti»

Fondamentale gestire correttamente i rifornimenti. «Ci vuole il giusto bilanciamento tra carboidrati e proteine. Io mi trovo molto bene con i gel, soprattutto in quei momenti in cui c’è bisogno di reintegrare, ma non si ha la voglia di mangiare. Questo soprattutto nella prima metà della traversata perché in genere mi piace mangiare prima di iniziare. Nella seconda metà invece assumo anche qualcosa di solido, in genere pane e prosciutto».

Per quanto riguarda i liquidi? «Essendo in acqua salata, per osmosi, si perdono più liquidi, per cui bisogna bere di più. Abbiamo calcolato che servirà un terzo di litro ogni ora di acqua e sali che alterniamo a preparati con aminoacidi che aiutano dal punto di vista muscolare».

Tutto organizzato nei minimi dettagli, quindi non resta che augurare ad Andrea il classico “in bocca al lupo”!

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