Il grande ritorno di Volvo
E un passo nel futuro

S90 berlina e V90 Wagon con i rivoluzionari sistemi di guida assistita. Ecco come vanno

Non è ancora l’auto che si guida da sola, un concetto che è bene ripetere. Più corretto parlare di guida assistita. Ma certo i nuovi sistemi adottati da Volvo, ma anche dai grandi costruttori tedeschi, vanno verso l’auto del futuro. Quella dove davvero il conducente sarà un optional.

Parliamo di S90 e V90, rispettivamente berlina e station wagon, icone di lusso del marchio Volvo che torna a splendere, dopo anni opachi, grazie alla politica del gruppo cinese Geely che si sta rivelando intelligente ed efficace. Cinesi ma costruite ancora in Svezia, in quella che fu la patria della socialdemocrazia anche a quattro ruote. Auto benissimo rifinite, eleganti, di prestigio.

La berlina S90, per esempio, non ha nulla da invidiare a costruttori ben più blasonati. Si fa guardare, dentro e fuori, ha una tenuta di strada eccellente, si rivela empatica, facile da guidare, con uno sterzo che si adatta bene alle diverse condizioni della strada e con risposte sempre dolci. Insomma, si guida facile, nonostante le misure imponenti. La nuova Volvo S90 viene proposta con un avanzato sistema di guida semi­autonoma, il Pilot Assist, che provvede a correggere automaticamente la traiettoria dello sterzo per mantenere la vettura allineata con le linee di demarcazione della corsia a velocità autostradali fino a circa 130 km/h, senza dover più seguire una vettura che precede. Insomma, la vettura viaggia e sterza da sola, anche se è necessario posare la mano sul volante per far sentire al sistema che il conducente è vigile. Provarla dà una sensazione strana, quella di aver messo un piede nel futuro: si stima che attorno al 2020-2022 le auto a guida autonoma saranno realtà.

La S90 introduce inoltre una funzione inedita del sistema City Safety, ovvero la rilevazione della presenza di animali di grandi dimensioni ­ come ad esempio cervi, cavalli o alci ­ sia di giorno sia di notte. Questa tecnologia contribuisce a evitare una collisione attraverso un segnale intuitivo e l’attivazione dei freni. La S90 sarà inoltre dotata di un potente propulsore ibrido plug­in T8 Twin Engine con emissioni allo scarico contenute.

Concetti che ritroviamo anche sulla Wagon V90, più nel solco della tradizione delle grandi familiari Volvo, icone già negli anni Ottanta. Ma pensate che a Goteborg la costruzione di station wagon iniziò con la Volvo Duett, lanciata nel lontano 1953, la prima automobile concepita per soddisfare al contempo il desiderio di una guida dinamica e le esigenze lavorative degli automobilisti. E da allora, Volvo ha venduto oltre sei milioni di station wagon in tutto il mondo.

Volvo torna a crescere, dicevamo: nel 2016 si pensa di arrivare in Italia a 18mila auto vendute, un +18% sull’anno precedente, ma con questi nuovi prodotti la vera sfida sarà quella del 2017, con una rete in Italia di 60 concessionari, due terzi dei quali nel centronord.

I prezzi? V90 parte da 44.960 euro per arrivare ai 61.500 del top di gamma. S90 da 46.200, per salire sino a 58.550 euro.

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