Salvini promette: «No ai paracadutati nel collegio lecchese». Russia, no comment

La visita Il leader leghista ospite alla festa di Colico. Poche parole sui candidati: «Spazio a tutti». E detta l’agenda futura: sicurezza, pensioni e fisco

«Non è un problema la campagna elettorale ad agosto: ci saranno tanti lecchesi e brianzoli che la vacanza non possono permettarsela, con bollette e mutui da pagare, e che rimarranno in città. Quindi a maggior ragione sarò milanese, lecchese, bergamasco».

L’arrivo

Pochi minuti prima del suo intervento alla festa Lago e Valli della Lega al Palalegnone di Colico, Matteo Salvini risponde così ad alcune nostre domande. Arrivato poco dopo le 20, dopo una tappa a Chiavenna, il leader del Carroccio saluta tutti i volontari e si presta per le fotografie di rito con i militanti. Poi, si ferma a cena al tavolo con i rappresentanti territoriali del partito: da Paolo Arrigoni, senatore di Calolziocorte, a Roberto Paolo Ferrari, deputato oggionese, di fronte ad Antonella Faggi, senatrice lecchese e di fianco al valtellinese Ugo Parolo e al vicesindaco di Colico Davide Ielardi e Alessandra Hofmann, presidente della Provincia. Nessuna parola sui rapporti con Putin e la Russia, Salvini si ferma sulla politica locale.

«Colico è un esempio per la Lega - prosegue -: sono gli unici che quest’estate faranno una cinquantina di eventi. Parleremo di Lombardia e beccherò qualche brianzolo in vacanza in Versilia, se riesco a farmi due giorni di vacanza».

Salvini parla anche del turismo sul Lario. «La stagione sembra buona, arrivano stranieri, ne parlavo con Ielardi. La preoccupazione sarà per settembre, spero che sia abbastanza sereno. Io a settembre girerò l’Italia senza promettere chissà che cosa. ho chiesto ai miei di promettere solo ciò che si può mantenere: legge Fornero, pace fiscale, flat tax e sicurezza sono quattro temi su cui noi siamo convinti di fare qualcosa».

Sui candidati lecchesi a Camera e Senato Salvini ancora non si sbottona: «Le liste si depositano ancora il 22 agosto. Stiamo ancora ragionando. Da noi non ci sono sgomitate, anche perché ci sono le Regionali l’anno prossimo. Chi potrà darà una mano in Parlamento, altri al Pirellone. C’è spazio per tutti».

La campagna

In realtà, lo spazio è minore a Roma, visto che saranno molti meno i deputati e i senatori dopo il taglio del referendum del 2020. «Ma chiunque verrà eletto rappresenterà i suoi territori, dalla Valchiavenna alla Val Brembana, passando per il lago, chiarisce il leader leghista -. Soprattutto nei territori candideremo persone del posto, a differenza di altri partiti. Per intenderci non arriverà a Lecco qualcuno da fuori. Speriamo di avere un lecchese o una lecchese eletti».

Anche Arrigoni non è preoccupato della campagna elettorale ad agosto: «La Lega c’è, siamo nei territori, nelle piazze, nei mercati, parliamo con la gente, senza sputare veleni. Preferiamo discutere di programmi concreti. Ci sarà meno rappresentatività, è vero, ma noi lavoriamo sempre per i cittadini di ogni territorio».

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