Ragazzi morti alla festa
C’è il via libera ai funerali

Eseguita ieri l’autopsia sui diciottenni Riccardo Micheli e Daniel Ghedin stroncati da un malore in un appartamento di Colico il 26 aprile

È stata eseguita ieri mattina l’autopsia sui corpi di Daniel Ghedin e Riccardo Micheli, i due giovani trovati morti la sera di domenica 26 aprile, in un appartamento di via Nazionale a Colico.

L’anatomopatologo Paolo Tricomi incaricato dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecco Paolo Del Grosso degli accertamenti sul decesso dei due ragazzi nell’immediatezza dei fatti si era “limitato” alla ricognizione esterna delle salme e al prelievo ematico, dal momento che – ancora in emergenza Covid-19 – le autopsie era consentite solo seguendo un rigido protocollo di sicurezza di cui l’ospedale di Lecco è sprovvisto.

Ora, con le nuove misure varate da governo e Regione, si è potuto svolgere l’esame autoptico, con nuovi prelievi anche tessutali che verranno analizzati da un tossicologo.

Allo stato attuale, dunque, non c’è ancora un perché certificato sulla morte dei due ragazzi, a cui è però finalmente possibile dare sepoltura grazie al nulla osta del Pm. I due diciottenni, Daniel originario di Sorico e Riccardo di Piantedo (in provincia di Sondrio), erano stati trovati senza vita nell’abitazione che avevano affittato nel centro di Colico, dove avevano organizzato una festa con altri tre coetanei (due ragazze e un ragazzo).

Nell’appartamento dove sono stati trovati senza vita, non sono state trovate tracce delle classiche sostanze stupefacenti, come eroina, cocaina o anfetamine. Secondo indiscrezioni, però, sembrerebbe che le ragazze presenti alla festa abbiano riferito agli inquirenti, i militari del Comando provinciale dei carabinieri di Lecco, di aver fatto uso di metadone e alcol.

Antonella Crippa

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