Municipio “blindato” come al tempo del Covid

Mandello Protesta la minoranza: «È la casa dei cittadini, le porte devono restare aperte»

È scontro tra minoranza e maggioranza sul Municipio di piazza Leonardo da Vinci, chiuso al pubblico come ai tempi del Covid: nella casa dei cittadini per eccellenza, i cittadini stessi possono entrare solo su appuntamento.

L’unica eccezione concessa è quella del mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18.30, quando l’ingresso è libero. Solo in caso di emergenza ci si può presentare senza essersi prima annunciati: si suono il citofono e si aspetta che qualcuno venga ad aprire.

Il problema, secondo l’opposizione, è forse più “simbolico” che funzionale.

«Il Municipio è la casa dei cittadini e deve tornare ad essere fruibile come era prima del Covid - sostiene Gloria Valassi, capogruppo di “Casa Comune per Mandello democratica” - deve erogare servizi ai residenti che non devono essere costretti per forza a prendere l’appuntamento».

«Inoltre - aggiunge - è necessario che vengano creati degli spazi tutelati, dove poter discutere tranquillamente di quelle pratiche riservate che richiedono privacy: pensiamo ad esempio a chi si reca all’anagrafe per cambiare lo stato di famiglia dopo un divorzio.

Il sindaco Riccardo Fasoli è tuttavia convinto che, in questo modo, gli impiegati del Comune possano lavorare meglio.

«Il Comune è certamente la casa dei cittadini - concorda il primo cittadino - e proprio per questo deve erogare servizi al meglio e celermente. Per le emergenze basta suonare il campanello e si viene accolti. Per ciò che non è emergenza si prende un appuntamento così da scegliere l’orario più consono ed arrivare già con tutta la documentazione necessaria».

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