Econuotata contro la plastica, sport e ambiente. «Il lago è ammalato»

Ambiente Il gruppo di impavidi guidati da Enzo Favoino si sono tuffati nelle acque gelide davanti a piazza Gera. Costanza Pannella: «Tutto può cambiare, basta volerlo»

«Ogni settimana “mangiamo” senza saperlo 5 grammi di plastica, quasi una tessera del bancomat. Plastica che ormai è ovunque ed è necessario ridurne l’uso fino a farla scomparire dalle nostre abitudini. Vogliamo sensibilizzare sul tema e invogliando a incentivare il riciclo di ogni cosa andando in direzione del riuso. Dobbiamo arrivare a non produrre più plastica».

Enzo Favoino, coordinatore scientifico di “Zero Waste Europe”, e atleta della nazionale di nuoto in acque gelide, ieri mattina si è tuffato con una ventina di coraggiosi nel lago per una nuotata dalla zona del cannone di piazza Gera in direzione della canottieri Moto Guzzi verso Debbio, tra Mandello e Abbadia, su un percorso di 1.500 metri.

I coraggiosi nuotatori

Un gruppo di temerari composto da Favoino, Gianfranco Boccia, Federico Miot, Stefania Sorace e Camilla Pini ha compiuto l’intero percorso andata e ritorno sfidando i 6 gradi della temperatura dell’acqua e i 7 gradi esterni. Gli altri nuotatori hanno invece optato per il percorso più corto dalla Canottieri verso i giardini. Al gruppo si è aggiunto un turista della Repubblica Ceca in vacanza che ieri mattina stava facendo il bagno nel lago come fosse estate.

Un successo la quinta edizione dell’econuotata “gelida” per il lago e l’ambiente con gli atleti della squadra italiana di nuoto in acque gelide, ovvero nuotatori esperti e allenati in acque particolarmente fredde, che rappresentano l’Italia nelle gare internazionali del circuito del nuoto in acque gelide, e che nuotano e gareggiano in mari e laghi a latitudini o altitudini estreme.

Il lago è ammalato: tra microplastiche e rifiuti buttati nei fondali la situazione è grave. Basterebbe fare un’immersione nelle acque davanti a piazza Gera per trovare parecchi pneumatici che nei giorni di acque limpide diventano visibili a occhio nudo.

I dati dell’ultima indagine della “Goletta dei laghi” parlano di una densità media di 157 mila particelle di microplastiche per chilometro quadrato, con un picco di oltre 500mila particelle in corrispondenza del restringimento tra Santa Maria Rezzonico, nel Comasco, e Dervio sul ramo lecchese. Dati in via di aggiornamento che potrebbero essere migliorati. Tra i maggiori inquinatori ci sono i cotton fioc, che il più delle volte dopo essere stati usati finiscono nello scarico del water.

Un mondo diverso è possibile

«Dobbiamo impegnarci tutti per combattere le cattive abitudini, per evitare la plastica e dobbiamo darci da fare per il riuso di tutto quanto possibile - sottolinea Costanza Pannella di Legambiente -. Tutto può cambiare, basta volerlo».

E ieri i nuotatori hanno dato un buon esempio, al momento dell’arrivo ad attenderli c’erano gli alpini mandellesi guidati dal capogruppo Claudio Bianchi che hanno preparato té caldo, che gli atleti hanno bevuto nei bicchieri portati da casa che vengono riutilizzati nel tempo.

Tanti i presenti, dalle associazioni, ai rappresentanti comunali con l’assessore allo Sport Sergio Gatti, il sindaco Riccardo Fasoli, l’assessore al Commercio e turismo Silvia Nessi e la collega alla Cultura e istruzione Doriana Pachera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA