Autovelox, 500 multe sulla Superstrada

Polizia stradaleIl comandante di Lecco Livolsi traccia un bilancio dei controlli su chi non rispetta i limiti di velocità «La stragrande maggioranza dei verbali riguarda automobilisti che sforavano di meno di 20 chilometri orari»

Centinaia di multe sulla Statale 36, ma non per questo i lecchesi (ma anche tanti valtellinesi) tolgono il piede dall’acceleratore. Stiamo parlando, nel 2018 di quasi 700 contravvenzioni per aver oltrepassato il limite dei 90 chilometri orari vigente nei quattro punti dove la Ss36 è monitorata dalla Polstrada di Lecco la cui pertinenza va da Civate al Trivio di Fuentes. E praticamente lo stesso dato, anche se in calo di meno di una cinquantina di contravvenzioni, è quello registrato nel 2019, sempre da gennaio a settembre.

Le postazioni

Le postazioni fisse di Mandello e Colico (sia in direzione Nord che Sud), hanno “pizzicato” più di 500 guidatori imprudenti nel 2018 e poco meno nel 2019. Gli altri verbali (meno di 200 nel 2018 e meno di 150 nel 2019), sono stati elevati con il telelaser dalle pattuglie presenti sullo stesso tratto della Superstrada da entrambe le aliquote della Polizia Stradale (Lecco e sottosezione di Bellano), oppure in seguito a controlli documentali sui cronotachigrafi dei mezzi pesanti (l’apparecchio che registra, minuto per minuto, la media della velocità dei “camion” che sono obbligati a tenere questa apparecchiatura nel loro abitacolo). Il comandante della Polstrada di lecco Mauro Livolsi ha commentato così questi dati:«Sostanzialmente i numeri non sono cambiati dal 2018 al 2019 nel tratto da noi monitorato. Gli automobilisti non hanno ancora smesso di andare veloce su questa strada che l’Anas ci dice essere una delle più trafficate d’Italia e, anche se non sul tratto di nostra competenza, tra le più pericolose. Un altro dato non ci rende particolarmente felici: per ora il tasso di incidentalità è rimasto lo stesso di prima degli autovelox, installati circa due anni or sono».

Come in autostrada

Quella di moderare la velocità, insomma, anche se si parla di una Superstrada che invita a “schiacciare” per le due corsie e la quasi totale assenza di attraversamenti a raso (da Lecco ci sono solo a Dervio e a Bellano, prima di approdare a Colico), è una battaglia culturale a lungo termine. «Inutile aggiungere tra l’altro – ricorda Livolsi – che non basta il solo rispetto dei limiti per essere in regola. Alcune volte abbiamo multato con il telelaser automobilisti che andavano entro il limite ma in condizioni di strada, di traffico o di condizioni meteo non opportune».

Le raccomandazioni

Ricordiamo, infatti, che in tutte le strade, non solamente sulla Super, non basta regolare la velocità secondo i limiti di legge per essere in regola, ma bisogna tenere conto anche della condizione del manto stradale (se è in buone condizioni o meno, se è viscido, se “tiene” bene), se piove o c’è nebbia, se i propri pneumatici sono a posto e gonfi al punto giusto, se il veicolo è sovraccarico e se il tracciato che si sta percorrendo è rettilineo, con curve, tornanti e via dicendo. Sulle velocità registrate sulla Ss36, poi, Livolsi ammette: «Le multe sono per l’assoluta maggioranza entro i 20 chilometri orari di sforamento. Ma ci sono casi anche di superamento dei limiti di 30, 40 e più chilometri orari». Il che, in soldoni, vuol dire che su una strada tutta in galleria e piena di curve, salite e discese, c’è chi va a più di 120-130 all’ora come fosse in autostrada…

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