La scuola torna all'antico:
voto in condotta anti-bulli

Il ministro Gelmini ha presentato il disegno di legge che reintroduce una valutazione sul comportamento degli studenti. Sarà quindi possibile tornare ad essere bocciati e subire una decurtazione dei punti del credito per l'ammissione all'esame di Stato

Nella scuola italiana torna il voto in condotta: l'atteggiamento degli studenti, valutato dal consiglio di classe, potrà determinare, se insufficiente, la non ammissione al successivo anno di corso. E, in funzione dell`ammissione all`esame di Stato, è prevista la riduzione fino a un massimo di 5 punti del credito scolastico.
Si tratta del disegno di legge, che riguarderà tutte le scuole di primo e secondo grado, presentato dal ministro Mariastella Gelmini secondo la quale "il comportamento deve concorrere alla valutazione complessiva dello studente: valutare il comportamento significa rafforzare nella comunità scolastica l`importanza del rispetto delle regole e, dunque, la capacità dello studente, cittadino di domani, di saper stare con gli altri, di esercitare correttamente i propri diritti, di adempiere ai propri doveri e di rispettare le regole poste a fondamento della comunità di cui fa parte".

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