Expo 2015: la nuova Milano
cambierà la Lombardia

Un pacchetto d'investimenti per 20 miliardi, un pezzo di città e hinterland che cambierà radicalmente: sono i primi effetti che ricadranno su Milano e la Lombardia grazie all'assegnazione dell'Expo 2015. Ma il traguardo è anche una sfida ad arrivare in tempo e a organizzare il territorio per accogliere 29 milioni di visitatori

Una sfida per la metropoli, una sfida per l'intera Lombardia. Anche per questo Milano ha voluto l’Expo per tutti questi motivi. Una sfida per entrare nel futuro dalla porta principale. 
Ll’area milanese si aspetta investimenti, diretti e indiretti, per almeno 20 miliardi. Per l’Esposizione Universale, in programma dal primo maggio al 31 ottobre 2015, sono comunque previsti 4,2 miliardi di euro come investimenti diretti, per l’area espositiva e le infrastrutture.
E per la Milano che cambierà, arriva un nuovo quartiere eco-sostenibile vicino al polo fieristico di Rho-Pero. La nuova area, che si estende su circa 1,7 milioni di metri quadrati, comprenderà verde e vie d’acqua.
Secondo le previsioni arriveranno 70 mila nuovi posti di lavoro.
E con questi a Milano anche 11 milioni di metri quadrati di verde, sei linee di metropolitana, 120 chilometri di piste ciclabili, i navigli navigabili, sistemazione dei nodi viari, l'alta velocità ferroviaria con una  stazione, una rete aeroportuale con Malpensa.
Per "incontrare" i 120 Paesi espositori si pfanno previsioni d'arrivo di 29 milioni di visitatori
La nuova Milano poggerà sui cantieri dei grandi progetti già avviati. Ad esempio al posto della vecchia Fiera di Milano, sorgerà, su circa 360 mila metri quadrati, l’insediamento di Citylife con le tre torri alte fino a 260 metri.
Nell'area Garibaldi-Repubblica, è già aperto il cantiere per grattacieli, la nuova sede della Regione e la cosiddetta Città della Moda. Nella zona sud-est di Milano, su 1,2 milioni di metri quadri verrà costruirà Milano Santa Giulia. E sarà ridisegnata l’area ex Falck di Sesto San Giovanni.

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