Cantù-Ginzburg: l’Europa
può diventare un ostacolo

Il tecnico israeliano di Nimburk, oltre ad avere contratto, avrà il vantaggio di giocare l’Eurocup

Una nuova corsa contro il tempo, un po’ come accaduto la scorsa settimana con Vincenzo Esposito che - forse stufo di aspettare - ha poi annunciato di voler proseguire con Pistoia.

Al di là di avvistamenti (poi smentiti) stile Ufo, Ronen Ginzburg, il coach sogno non più segreto di Dmitry Gerasimenko, è ben ancorato a Nymburk. E non solo per via del contratto biennale che lo lega alla società della Repubblica Ceca.

Contratto che, per il tecnico israeliano, ha sì una clausola di uscita. Ma che non è illimitata. Questo, e altri, uno dei contrattempi sulla strada della Pallacanestro Cantù, sempre a caccia di un coach per sostituire Sergej Bazarevich, che dal 1° luglio siederà sulla panchina della Nazionale russa.

Un altro ostacolo si chiama Europa. Più precisamente Eurocup, manifestazione continentale che da qualche stagione è l’habitat naturale del Nymburk e del suo allenatore. Competizione che in Brianza, al momento e in assenza di una wild card sicura, rischia di non trovare. E questo rappresenta un freno.

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