Assalti ai portavalori in autostrada:
l'allarme raggiunge la Lombardia

Nuovo assalto a un paio di furgoni portavalori in Emilia:  i banditi hanno agito con metodi paramilitari e usato vetture date alle fiamme per bloccare gli automezzi. L'agguato sull'A14, nel Bolognese, ha fruttato un bottino di un milione di euro. Ora si teme che anche la Lombardia entri nel mirino

Ormai è allarme sulle autostrade di mezza Italia e della Lombardia e per i furgoni portavalori è allerta rossa: in giro per l'IOtalia vi  è una banda specializzata nell'assalto a chi traporta carichi preziosi, una banda decisa, professionale e che utilizza  auto date alle fiamme per bloccare i furgoni.
L'ultiimo assalto ha visto all'opera una decina di uomini mascherati e armati, almeno quattro auto (tutte poi bruciate) e un flessibile. Lo spettacolare assalto a due furgoni portavalori è avvenuto sull'autostrada A14 tra Castel San Pietro e Ozzano dell'Emilia, nel bolognese. Un'altra rapina, simile nelle modalità, era stata tentata uan decina di ore prima sulla stessa autostrada vicino al casello di Cerignola, in provincia di Foggia.
A Bologna è stato forzato solo un blindato (quello dell'istituto di vigilanza privata Battistolli, l'altro era della Coop service di Rimini) e il bottino è di circa un milione di euro. 
Seconmdo la ricostruzione della polizia i furgoni stavano viaggiando in direzione nord, tenuti d'occhio dai banditi a bordo di una Mercedes. All'altezza di Castel San Pietro, l'auto si è fermata tra la prima e la seconda corsia di marcia, le persone che erano a bordo sono scese (tutte con passamontagna in testa) e hanno dato fuoco alla macchina. Subito dopo, spianando le armi contro i passeggeri dei mezzi che li seguivano, hanno intimato loro di fermarsi. Contemporaneamente alcuni di loro sono saliti su altre due vetture (due Lancia Thema e un Bmw) raggiungendo a gran velocità i furgoni e affiancandoli all'altezza di Ozzano.
A quel punto è scattato l'assalto vero e proprio con decine di colpi di arma da fuoco sparati contro i portavalori e con gli autisti costretti a fermarsi. I rapinatori hanno preso di mira solo il furgone della Battistolli: segato il lato sinistro della carrozzeria con un flessibile, sono riusciti a fare un foro rettangolare sufficiente a prendere una parte del denaro.
 Secondo la polizia entrambi i commandi dovrebbero far parte della banda di Raffaele Arzu, giovane sardo considerato la primula rossa degli assalti ai furgoni portavalori e fra i 30 latitanti più pericolosi del Viminale. Il gruppo sarebbe responsabile di una serie di rapine tra l'Emilia-Romagna, la Toscana e l'Umbria tra cui una a Umbertide nel 2005 in cui fu ucciso un carabiniere.

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