Annunciate altre piogge
E il Nord riprende a tremare

La tregua del maltempo non durerà: sono annunciate nuove piogge e in tutto il Nord sale la preoccupazione per le possibili frane e ll rialzarsi del livello di laghi e fiumi. Il Piemonte fa la conta dei danni, oltre ai morti dei giorni scorsi: non basterano gli stanziamenti del governo

Strade interrotte, ponti pericolanti, fiumi da dragare e da mettere in sicurezza. Il Piemonte conta i danni provocati dal maltempo degli ultimi giorni e, mentre la procura di Pinerolo ha aperto un'inchiesta sulla frana che a Villar Pellice ha ucciso madre, figlioletta e il vecchio nonno, si torna a scrutare il cielo. Nelle prossime ore è infatti prevista ancora pioggia e la Protezione civile invita a tenere alta la guardia.
Ma non è solo il Piemonte a tremare, la preoccupazione sale in tutto il Nord.
L'arrivo di altre piogge potrebbe far rialzare ancora i livelli di fiumi e laghi che si stavano abbassando. Il Po, per il momento non dovrebbe dare problemi: l'onda di piena che si è formata sull'asta principale raggiungerà verso le 18 di domenica il colmo nella stazione di Ponte Becca (Pavia); nella parte a monte dell'asta i livelli stanno decrescendo con regolarità.
Sull'asta inferiore del Po, da Ponte Becca al mare, c'è un incremento regolare dei livelli "che - secondo l'agenzia interregionale per il Po - però non desta particolare preoccupazione". La piena si attesta a valori di portata intorno ai 5.000/5.500 metri cubi al secondo e sono previsti livelli intorno al livello di guardia.
In Piemonte la ricognizione fatta nelle ultime 48 ore dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e da quello della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ha messo in luce un quadro a tinte fosche. "L'entità dei danni complessivi - sottolinea la presidente Bresso - è piuttosto rilevante, dalla pulizia degli alvei fluviali alla ricostruzione di strade e piccoli ponti".
Il quadro completo dei costi da sostenere sarà pronto soltanto nei prossimi giorni, quando i tecnici avranno completato i rilievi. Ma è certo che non saranno, assicura ancora la Bresso, "cifre irrilevanti". È probabile che i 5 milioni di euro già stanziati dal governo per fronteggiare l'emergenza non siano quindi sufficienti e per questo motivo il presidente Saitta ha convocato una riunione, in programma martedì, con tutti i parlamentari piemontesi.

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