Civate: l'opposizione
è per la fusione del paese

Ad accendere il dibattito, qualche settimana fa, era stata la provocazione del sindaco di Malgrate, Gianni Codega che, nel constatare le ristrettezze sia economiche sia di manovra politica, aveva indicato la via per Lecco. Ma il sindaco Mauri si schiera contro l'ipotesi di fusione con la città

CIVATE «Non ci resta che chiudere»: anche dal consiglio comunale di Civate proviene il grido di resa. Parola d'ordine, fondersi: stavolta, però, a dirlo è l'opposizione politica.


Ad accendere il dibattito, qualche settimana fa, era stata la provocazione del sindaco di Malgrate, Gianni Codega che, nel constatare le ristrettezze sia economiche sia di manovra politica, aveva indicato la via per Lecco: «Meglio scegliere che subire - aveva proclamato - Certo: il Governo si dimostrerebbe più serio se dicesse ai Comuni chiaramente: fondetevi; comunque, noi abbiamo scelto: andare con Lecco è l'unica strada verso il futuro».


Mentre una parte del consiglio comunale di Civate sposa, dunque, la tesi di Codega il sindaco, Baldassare Mauri, è decisamente contro.


«Finché ci sarò, Civate non andrà mai con Lecco - ha prorotto - Credo fermamente, inoltre, che la municipalità vada difesa: logico è unire le forze, condividere il più possibile le risorse ma fondersi, mai».


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