Galbiate, Cristian non ce l'ha fatta
Ha donato gli organi

Cristian purtroppo non ce l'ha fatta. Il flebile filo di speranza si è drammaticamente spezzato attorno alle 16.30 quando i medici della Neurorianimazione di Lecco ne hanno dichiarato la morte clinica.

LECCO Cristian purtroppo non ce l'ha fatta. Il flebile filo di speranza si è drammaticamente spezzato attorno alle 16.30 quando i medici della Neurorianimazione di Lecco ne hanno dichiarato la morte clinica. 
Pochi minuti fa, i genitori hanno dato l'autorizzazione all'espianto degli organi: un ultimo gesto di generosità per cercare di dare un senso a una tragedia assurda.

Cristian Marchio era rimasto ferito - inizialmente sembrava in modo lieve - in un incidente stradale avvenuto all'alba del 25 aprile sulla strada che costeggia la rocca di Parè, tra Valmadrera e Malgrate. Il giovane si trovava a bordo di una Matiz con altri tre amici, tutti residenti a Galbiate, che si era ribaltata, correndo il serio rischio di finire nel lago: tutti e quattro erano coscienti ed erano stati trasportati in codice verde in ospedale.

Con il passare delle ore, però, il quadro clinico di Cristian era peggiorato per un ematoma cerebrale e ieri mattina, dopo essere stato anche sottoposto a un intervento neurochirurgico, era perfino stato dato per morto anche in un comunicato. Ma durante le sei ore di osservazione previste dalla legge il ragazzo ha manifestato un riflesso respiratorio, cosa che ha bloccato il conto alla rovescia.
Conto alla rovescia che è ripartito questa mattina alla 10, dopo che anche il riflesso respiratorio autonomo si è interrotto.

Si era trattato di un incidente in cui non ci sono altri mezzi coivolti, come ha spiegato Mariella Russo, comandante della Polizia Stradale di Lecco: il mezzo non è precipitato nelle acque del lago solo per una fortunata circostanza. Secondo quanto accertato dalla Polstrada, tre dei quattro occupanti erano in evidente stato di ebbrezza alcolica e privi di patente; Marchio era l'unico risultato negativo all'alcoltest.

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