
Homepage / Lecco città
Mercoledì 12 Dicembre 2012
Lecco, confessioni in aumento
Paura della fine del mondo?
La profezia dei Maya incute terrore anche ai pragmatici lecchesi, visto l'aumento in basilica di coloro che ricorrono al sacramento. Ma il prevosto smentisce questa interpretazione: «Di fronte alla crisi si cerca di riscoprire i valori che contano. Non c'entra la paura della fine del mondo»
Che ci sia anche a Lecco, dunque, la paura della fine del Mondo profetizzata dai Maya?
Monsignor Franco Cecchinammette: «Da quando sono qui a Lecco, ovvero da cinque anni, è cresciuto molto il numero di chi si viene a confessare. Ma è cresciuta esponenzialmente anche la qualità dei contenuti di queste confessioni. Gente che di fronte alla crisi cerca di riscoprire i valori che contano. Non per la paura della fine del mondo ma perché la gente riscopre la fede in modo non pietistico».
A monsignor Cecchin la profezia Maya fa sorridere. Non per irridere le credenze di quel popolo scomparso ma così ricco di cultura, bensì perché, in fondo, chi è cristiano si prepara sempre a questo evento: «Ogni epoca ha la sua paura della fine dei tempi. Ma per un cristiano nemmeno il Figlio dell'Uomo sa quando ci sarà. E ogni istante è per noi carico di eternità. Altro è il catastrofismo. Poi dobbiamo crescere nella fede non per paura dell'Inferno o del castigo. Il passato è nella misericordia di Dio, il futuro è nelle mani di Dio. Quello che ci dà il presente, invece, è il fatto che ogni istante è carico di eternità. In questo senso la fine del mondo per noi è una speranza, non una paura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA