Lecco, alle primarie
ammessi solo in sette

Sono arrivate quasi mille richieste di registrazione per il ballottaggio (800 secondo il Pd), solo 184 sono state analizzate, ma alla fine pochissime quelle accettate. E intanto il renziano sindaco Brivio fa il pompiere per rasserenare gli animi: in Facebook chiede ai non ammessi di non presentarsi al voto e ringrazia tutti i volontari

LECCO - Sono 934 le registrazioni arrivate via fax, via mail o consegnate a mano. Accolte: sei. Ovvero 928 elettori delle primarie del centrosinistra, desiderosi di mettere la propria scheda nell'urna al secondo turno non avendo votato al primo per vari motivi, se ne dovranno restare a casa.
Ce n'è abbastanza per fomentare la rabbia dei renziani, ma c'è chi butta acqua sul fuoco, il sindaco Brivio: « Andiamo ai seggi rispettando le regole, che abbiamo condiviso. Coloro che non sono stati ammessi al voto non si presentino ai seggi, anche per rispettare il lavoro e la serenità dei volontari».
Ma i renziani mandano giù un boccone amaro: «Il rispetto delle regole va bene, ma il fatto è che le regole sono state cambiate in corsa durante la settimana con il risultato di una gran confusione: un grave errore politico poi non avere esaminato a una a una tutte le richieste e neppure conteggiare esattamente le domande», dice Marco Panzeri, coordinatore provinciale del Comitato Renzi.
Il coordinamento provinciale del centrosinistra ne ha valutate 184.

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