Lecco, sindaco sotto scorta
Ma è sereno nonostante tutto

Clima disteso in Comune dove si percepisce più fastidio che turbamento dopo le minacce per la chiusura della pizzeria. Brivio continua il suo lavoro e raccoglie la solidarietà di tutti. Il senatore Castelli presenterà un'interrogazione al ministero dell'Interno

LECCO - Serenità, tranquillità. Ma anche attenzione, cautela. Sono questi i sentimenti che si respirano nelle stanze del sindaco Virginio Brivio, costretto a circondarsi di una piccola, discreta, rete di protezione, dopo le minacce per la chiusura della pizzeria.
Si scopre che non è il solo a vigilare sul sindaco. Sono almeno due gli agenti mobilitati. Per ora nella "tutela" sono coinvolti in prima persona solamente gli agenti del comandante Franco Morizio, ma la Questura è informata di tutto. Il sindaco ha già parlato con il questore e a lui sono state girate anche le e-mail di minaccia vere e proprie fatte pervenire, non si sa da chi, all'indomani del burrascoso incontro in Comune tra i baristi del pub di Germanedo e il primo cittadino.
Intanto al sindaco esprimono solidarietà i parlamentari e il capogruppo del Pdl, Filippo Boscagli. Il senatore Roberto Castelli, che ricorda il clima analogo del 1993, quando subirono minacce l'allora sindaco Pogliani e l'assessore Tavola a seguito della chiusura di locali in odore di 'ndrangheta, presenterà sul caso un'interrogazione al ministero dlel'Interno.

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