Molteno: esposto
sul crossodromo

L'opposizione "Progetto" firma una richiesta di approfondimento della situazione, presentata qualche giorno fa all'autorità giudiziaria ma anche alla prefettura, all'amministrazione provinciale e a quella comunale. Secondo i consiglieri di minoranza, non c'è miglioria che tenga: la pista non può riaprire

MOLTENO Macché riapertura: il crossodromo finisce in Procura.

A spedircelo è l'opposizione politica: «Progetto per Molteno» firma l'esposto, presentato qualche giorno fa all'autorità giudiziaria ma anche alla prefettura, all'amministrazione provinciale e a quella comunale. Secondo i consiglieri di minoranza, non c'è miglioria che tenga; nell'esposto Ferdinando De Capitani e Giusi Corti fanno esplicito «riferimento alle recenti dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dai responsabili del crossodromo "Bordone" in merito all'avvenuta esecuzione di interventi edilizi sulla pista da cross, su terreni situati anche nel territorio di Molteno».

Diffidano il responsabile dell'area tecnica comunale a «procedere all'immediata verifica di quanto esposto: i lavori in oggetto - denunciano - sono infatti quelli inclusi in una dichiarazione depositata nel luglio del 2010 in ufficio tecnico, i cui contenuti non risultano veritieri. I lavori, se eseguiti, sono in palese contrasto con gli strumenti urbanistici comunali e, in particolare, con le norme tecniche d'attuazione del piano regolatore vigente».

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