Lecco: alla Icam di Orsenigo
crollo nel magazzino

Crollano uno dopo l'altro gli scaffali del magazzino del nuovo stabilimento Icam di Orsenigo.

LECCO - Crollano uno dopo l'altro i sette piani di scaffali nel magazzino del nuovo stabilimento Icam di Orsenigo, «Danno incalcolabile» commenta Plinio Agostoni, presidente della storica azienda lecchese di cioccolato.
Il cedimento della struttura metallica è avvenuto a Orsenigo e pochi hanno assistito all'evento. Si è sentito un gran boato, durato circa una decina di minuti, poi l'allarme antincendio. I lavoratori dell'Icam hanno subito compreso che qualcosa di grave era avvenuto: «Un grande spavento - commenta uno dei lavoratori che si trovava sul posto - la struttura interna del nuovo magazzino è ceduta all'improvviso e i sacchi stivati delle fave di cacao, tonnellate su tonnellate di materiale, sono stati inghiottiti nel crollo, molti sacchi sono stati danneggiati e tutto il materiale è ora inutilizzabile perché completamente inzuppato dall'acqua dell'antincendio. È un miracolo che nessuno si sia fatto male». Inoltre gli impianti robotizzati per il trasporto dei sacchi sono stati seppelliti sotto il crollo.
Al momento i periti stanno cercando di dare una motivazione al crollo, considerato che lo stabilimento è stato realizzato meno di un anno fa con molta attenzione, proprio perché doveva contenere la preziosa materia prima, le fave di cacao, per molte settimane prima della loro lavorazione. «Non sappiamo cosa sia avvenuto - racconta Plinio Agostoni -, quando siamo arrivati era tutto crollato. Ora i periti stanno indagando, speriamo scoprano cosa è successo».
Nonostante il crollo la produzione di cioccolato e cioccolatini non sarà interrotta: «Continueremo a utilizzare le macchine di processo senza pescare dal magazzino ma attingendo dalle nuove materie prime in consegna dal porto di Genova e provenienti dal Sud America - rassicura Agostoni - Non ci sarà alcuno stop produttivo, i dipendenti possono stare tranquilli», anche perché un intoppo alla produzione nel periodo prenatalizio comporterebbe un danno rilevante per i bilanci di Icam. I sindacalisti Massimo Sala della Cgil ed Enzo Mesagna della Cisl assicurano il sostegno all'azienda: «Siamo pronti a incontrare l'azienda e avviare misure d'emergenza se ce ne fosse bisogno. Anche se al momento non siamo stati contattati. Abbiamo ricevuto l'informazione dai nostri delegati, che sono rimasti scioccati dal crollo».

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