Così il cancro 'ndrangheta
ha spolpato la Perego Strade

Uno dei capitoli ritenuti più significativi dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Milano è quello che riguarda la Perego Strade di Cassago. Salvatore Strangio è stato condannato a 12 anni di reclusione.

LECCO/CASSAGO BRIANZA - Salvatore Strangio è finito in carcere il 13 luglio 2010 - ed è stato condannato sabato sera a dodici anni di reclusione con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena - «perché acquisiva per conto della ‘ndrangheta, in particolare delle ‘ndrine di Platì e Natile di Careri, la gestione e comunque il controllo delle attività economiche della PeregoStrade Srl, poi divenuta Perego General Contractor, una delle maggiori società operanti in Lombardia nel settore del movimento terra, garantendo con la propria presenza la equa spartizione dei lavori tra le ‘ndrine calabresi e le corrispondenti locali della Lombardia».
È uno dei capitoli ritenuti più significativi dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Milano, quello che riguarda quanto avvenuto nella Brianza lecchese negli ultimi anni. Perché è un chiaro esempio di come "lavorano" le cosche della 'ndrangheta. Di come sia facile "impossessarsi" di un'azienda e piegarla a illeciti interessi.

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