Tasi, niente bollettini

E scoppia la polemica

La scadenza del 16 giugno è alle porte: minoranze scatenate a Lecco per il mancato invio ai contribuenti. Pagare è un’operazione complicata .E’ assalto ai Caaf: mille pratiche al giorno. Da Confartigianato al Pd, c’è chi rilancia la richiesta di rinvio

Assalto ai caaf e problema bollettini: il caos Tasi si appresta ad esplodere.

La scadenza del 16 giugno, entro la quale i contribuenti lecchesi dovranno versare la prima rata della nuova tassa sui servizi indivisibili – l’imposta che ha preso il posto dell’Imu – è sempre più vicina e la pressione inizia ad alzarsi.

Lo sanno bene ai centri di assistenza fiscale, che stanno ricevendo centinaia di visite ogni giorno, con picchi di un migliaio, da parte dei cittadini .

«Stiamo lavorando su appuntamento e per ora non abbiamo problemi, ma martedì abbiamo svolto 400 pratiche e a breve i posti inizieranno a scarseggiare – commenta Massimo Cannella, responsabile del Csf Cgil -, per cui invitiamo i cittadini a prenotare subito il posto, perché molte pratiche slitteranno inevitabilmente a dopo il 16, nonostante abbiamo aggiunto anche due sabati lavorativi».

La polemica infuria invece a livello politico, a causa delle difficoltà che i cittadini stanno incontrando nel fronteggiare una tassa che le opposizioni avevano chiesto reiteratamente che non venisse applicata subito. Durissime le critiche di Ncd, Lega e Fratelli d’Italia.

Nel frattempo, Confartigianato Lecco ha scritto ai sindaci chiedendo una proroga, mentre l’on. Gian Mario Fragomeli ha presentato un’interrogazione urgente per ottenere dal Governo la non applicabilità di sanzioni per acconti versati entro il 31 luglio.

Da non dimenticare poi l’Imu, anche se ha perso la ribalta. Non si paga più per la prima casa, ma sono quindicimila i lecchesi che dovranno versarla sempre entro il 16 giugno.

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