Ticino, frontalieri tassati
come i lavoratori svizzeri?

È quanto prevede la revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa accolta martedì dal Consiglio nazionale di Berna per 185 voti a 6 e 2 astensioni

In un prossimo futuro, anche i frontalieri potranno chiedere di essere tassati in via ordinaria come i lavoratori residenti, invece che alla fonte, godendo delle deduzioni del caso. È quanto prevede la revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa accolta martedì dal Consiglio nazionale di Berna per 185 voti a 6 e 2 astensioni

Scopo della revisione è l’eliminazione delle disparità di trattamento tra le persone assoggettate all’imposta alla fonte e quelle che sottostanno alla procedura d’imposizione ordinaria. La necessità di una rapida modifica legislativa è data da una sentenza del Tribunale federale del 26 gennaio 2010, secondo cui in determinati casi l’imposizione alla fonte viola l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (Alc concluso tra Berna e Bruxelles.

Il Tf ha infatti ritenuto che i cosiddetti “quasi residenti” hanno diritto alle stesse deduzioni delle persone tassate in Svizzera in via ordinaria.

L’esame di questo dossier era stato sospeso nel febbraio 2015 nell’attesa della firma dell’accordo fiscale tra la Svizzera e l’Italia, in particolare per quanto riguarda il nuovo regime di tassazione dei frontalieri.

La revisione in oggetto era stata criticata dal Canton Ticino, e da buona parte della Deputazione ticinese alle Camere federali, poiché avrebbe concesso ai frontalieri di farsi tassare in via ordinaria, godendo delle deduzioni concesse ai residenti. Il Consiglio di Stato aveva in particolare fatto sapere di temere un’emorragia del gettito fiscale e oneri amministrativi importanti derivanti dalle difficoltà di accertamento.

Nel frattempo, l’intesa sui frontalieri è stata parafata, mentre la convenzione contro la doppia imposizione tra Roma e Berna, adeguata ai criteri Ocse per lo scambio d’informazioni su richiesta, è pronta per la ratifica.

Due degli ostacoli maggiori sono stati tolti, ciò che ha spinto oggi il gruppo UDC a ritirare un’ulteriore richiesta di sospensione del dossier.

Una novità concerne direttamente il Ticino: la revisione prevede infatti che il moltiplicatore comunale (per il calcolo delle tasse) venga determinato sulla base di un metodo di calcolo federale (media preponderata) e non locale, il che provocherà una diminuzione del gettito fiscale previsto dai Comuni ticinesi.

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