Tecnologia e salute. Il polo lecchese leader in Europa

Filiera Lo sviluppo di ricerche su robot e riabilitazione, nel settore sono riunite discipline e conoscenze diverse. Crescono le attività legate alle competenze territoriali

C’è il guanto che aiuta i pazienti nella riabilitazione e la biomeccanica applicata al corpo umano; il dispositivo robotico che aiuta nel riattivare la mobilità delle braccia e il software che aiuta nella gestione delle cartelle cliniche.

Sono solo alcuni degli innovativi progetti che saranno posti sotto i riflettori oggi in occasione della conferenza finale del progetto europeo “Medtech4Europe – Optimizing the impact of public policies in favour of research and innovation facilities in the field of medical technologies”, di cui il Cluster Tav – Tech for Life è stato protagonista.

Accanto alla conferenza “Dal Cluster Tav – TechForLife: Sfide e opportunità per il settore Medtech”, che si terrà nell’auditorium Testori di Palazzo Lombardia e che avrà anche ospiti internazionali, verrà allestita l’esposizione di alcuni prototipi, prodotti e servizi innovativi. Una giornata intera dedicata dunque alle tecnologie finalizzate a migliorare la vita delle persone, con anche tavoli di lavoro e approfondimento.

«L’evento nel suo complesso – spiegano i promotori, tra cui la Cluster manager Cristina De Capitani - rappresenta perciò un momento privilegiato di confronto e networking per future nuove progettualità con partner locali ed internazionali che operano nel settore medtech, di cui la Fondazione Cluster regionale lombardo delle Tecnologie per gli ambienti di vita (Cluster TechForLife-Tav) è un fiore all’occhiello per il sistema e il nostro territorio. La multidisciplinarietà e multiprofessionalità che caratterizza il partenariato Tav Tecnologie per gli ambienti di vita e l’eccellenza dei protagonisti internazionali del progetto Medtech4Europe (partner e stakeholders di sette nazioni) creano una grande opportunità per individuare aree di comune interesse e quindi future opportunità di collaborazione (progetti di ricerca, internazionalizzazione, etc) per tutti, partner e visitatori».

Sotto i riflettori saranno dunque soprattutto i progetti che verranno presentati pubblicamente. Tra gli altri c’è “Floky”, la cui tecnologia riesce a trasferire al corpo umano i principi della biomeccanica attraverso il tessuto grazie alla progettazione, allo studio e allo sviluppo di applicazione serigrafiche di silicone esterne ad alto contenuto tecnologico; si tratta di strutture di livello molto avanzato che velocizzano il recupero, così come prevengono infortuni, anche offrendo maggiore stabilità.

In mostra anche un guanto riabilitativo frutto dell’impegno di “Gloreha”. Il progetto - che ebbe inizio oltre quindici anni fa a Lecco - è riconosciuto a livello internazionale e rappresenta un’intera gamma di soluzioni robotiche e sensorizzate, impiegate quotidianamente a supporto del recupero neuromotorio dei pazienti.

Nello stesso ambito c’è “PhiCube”, un dispositivo robotico per la riabilitazione bilaterale degli arti superiori. È in grado di adattarsi a diversi movimenti dell’arto superiore grazie al suo particolare design, e di regolare il livello di assistenza al paziente sulla base delle sue specifiche capacità neuromotorie. “PhiCube” è portatile, per accompagnare il paziente anche fuori dalla clinica, e coinvolgente, per favorire la neuroplasticità grazie ad una partecipazione attiva dell’utente durante la fase di recupero.

Tra gli espositori c’è anche Moxoff, spin-off del Politecnico di Milano, nata nel 2010, che sviluppa soluzioni innovative basate su data science, AI, modellazione matematica e ottimizzazione. Moxoff ha portato a termine più di 300 progetti e soluzioni intersettoriali, in vari ambiti di business.

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